"La riforma Pensioni Fornero ha portato il nostro sistema previdenziale all'avanguardia, è efficace ed efficiente e deve andare ancora a regime". Così Marco Gay, presidente dei Giovani di Confindustria, promuove la riforma delle pensioni del Governo Monti firmata dall'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero commentando il nuovo "suggerimento" del Fondo monetario internazionale ad una nuova stretta sul sistema pensionistico italiano nel quadro della spending review e della riforma pensioni del Governo Renzi. Il Fmi, come si ricorderà, ritiene inevitabili nuovi tagli a pensioni e sanità.

Giovani Confindustria: no riforma pensioni, va bene la legge Fornero

Tagli previsti anche dal piano di revisione della spesa dal commissario per la spending review Carlo Cottarelli ma più volte "smentiti" dal premier Matteo Renzi che cercherà di evitarli: "Non toccheremo le pensioni". Per i giovani confindustriali non è necessaria una riforma pensioni 2014-2015, "ci sono altre riforme su cui il passo del Governo Renzi deve andare spedito". La priorità in questo momento, "il grande tema - secondo il presidente dei giovani confindustriali interpellato dall'Adnkronos - è quello della spending review, perché la spesa pubblica improduttiva - ha sottolineato Marco Gay - va aggredita per liberare risorse da impiegare a sostegno dell'economia reale".

Parlando della prossima Legge di Stabilità, nel contesto della quale il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti ha promesso "approfondimenti" sul tema della pensione anticipata, l'invito di Marco Gay è quello di "partire da tagli che siano funzionali a finanziare misure concrete per affrontare le priorità".

Occorre, "portare avanti in maniera veloce - secondo il presidente dei Giovani di Confindustria - le infrastrutture materiali e immateriali, a partire dalla banda larga su cui l'Italia sconta un gap di competitività insostenibile rispetto a resto dell'Unione Europea" e bisogna "semplificare per tagliare la burocrazia e rendere più veloci i permessi, altrimenti - ha aggiunto - corriamo il rischio che le imprese che hanno deciso di investire che non lo facciano più".

Riforma pensioni e lavoro, Cgil, Cisl Uil: decisione unitaria sulle iniziative da mettere in campo

A reclamare la riforma pensioni con nuove forme di pensione anticipata oltre alla salvaguardia degli esodati e al pensionamento degli insegnanti della Quota 96 scuola, ci sono però i sindacati che chiedono anche l'estensione del bonus Irpef da 80 euro al mese anche ai pensionati e agli incapienti. Rispetto alle polemiche sindacali di questi giorni, con i sindacati divisi sulle forme di mobilitazione da mettere in campo contro il Governo Renzi sulla riforma lavoro e per la riforma pensioni, "una decisione unitaria delle confederazioni nazionali sulle iniziative da mettere in campo" auspicano i delegati di Cgil, Cisl Uil della provincia di Udine, riuniti ieri alla presenza dei segretari generali Alessandro Forabosco (Cgil), Roberto Muradore e Franco Colautti (Cisl Udine e Alto Friuli) e Ferdinando Ceschia (Uil).

"La stessa unità d'intenti - hanno spiegato in una nota congiunta i delegati di Cgil, Cisl Uil della provincia di Udine - mostrata dal sindacato nel rivendicare una modifica della riforma pensioni Fornero e la necessità di una riduzione delle tasse su lavoro dipendente e pensioni deve essere messa in campo - viene sottolineato - per incidere sull'iter parlamentare del Jobs act, nella consapevolezza che il rilancio occupazionale passa soprattutto attraverso una politica economica e fiscale capace di rilanciare investimenti".