"La legge di stabilità va fatta entro il 15, io sono disposto a discutere anche con una direzione convocata su questo"; lo ha dichiarato il premier Matteo Renzi alla Direzione del Partito democratico dove si consuma lo scontro sulla riforma lavoro (Jobs Act) e sull'abrogazione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, così come restano le distanze tra la minoranza del Pd (bersaniani, cuperliani, dalemiani, lettiani, civatiani e via dicendo) e i renziani sulla riforma delle Pensioni, la necessità di procedere con le proposte di pensione anticipata e di nuove misure straordinarie per mandare in pensione i lavoratori esodati e gli insegnanti della Quota 96 scuola certamente tra i più danneggiati dalla riforma pensioni dell'ex ministro Elsa Fornero.

"Matteo Renzi deve stare attento a fare promesse che non si possono mantenere", ha detto Pierluigi Bersani, ex segretario del Pd e candidato premier, intervenendo alla direzione del Partito democratico convocata da Renzi per parlare del Jobs Act: "Secondo me - ha detto Bersani - si perde un'occasione. Una riforma del genere - ha aggiunto Bersani parlando della riforma del lavoro di Renzi - andrebbe inquadrata in un esame della situazione economico sociale, vogliamo andare a raccontare in giro che è per l'articolo 18 che ci sono i disoccupati?".

E a proposito di riforma pensioni con cui deve fare i conti il Governo Renzi per sanare le ferite della riforma pensioni Fornero e di proposte per la pensione anticipata 2014 su cui insistono Cgil, Cisl e Uil ma anche il presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati Cesare Damiano, esplode il caso "pensione anticipata con la 104".

"L'Istituto nazionale di previdenza sociale e il ministero dell'Istruzione università e ricerca rispettino il principio di trasparenza e facciano chiarezza sui criteri seguiti nell'accoglimento delle domande di pensionamento presentate dai cosiddetti salvaguardati della legge 104". E' quanto chiede la Gilda degli Insegnanti all'Inps e al Miur a proposito dei lavoratori della scuola, insegnanti e personale Ata, ai quali viene data la possibilità di andare in pensione quest'anno grazie all'articolo 11 bis della legge 124 del 2013 che apporta alcune modifiche alla riforma pensioni Fornero.

La norma - secondo quanto sostiene la Gilda degli Insegnanti - riguarda 2.500 lavoratori che nel corso del 2011 sono stati in congedo per due anni o che hanno usufruito - viene spiegato - dei permessi previsti dalla legge 104 per assistere un familiare disabile grave, purché abbiano maturato i necessari requisiti anagrafici e contributivi.

"Il termine per presentare la domanda di cessazione del servizio è stato fissato al 7 ottobre ed è ovvio - spiega la Gilda degli Insegnanti - che il numero delle istanze supera ampiamente il tetto dei 2.500 lavoratori stabilito dalla legge. Trasparenza e chiarezza vorrebbero che l'Inps o il Miur rendessero pubblica la graduatoria dei salvaguardati della legge 104 e i criteri con i quali, a parità di requisiti, è stata riconosciuta la possibilità di andare in pensione anticipatamente".

Intanto, mentre dopo il vertice Cgil, Cisl e Uil vengono annunciate sai sindacati nuove forme di mobilitazione per la riforma pensioni con la pensione anticipata e la risoluzione dei problemi Quota 96 scuola ed esodati, la riforma del fisco e contro la riforma del lavoro del Governo Renzi (a partire dalla manifestazione Fiom Cgil del 25 ottobre) i Cobas hanno convocato - insieme a Cub, Usi e Adl Cobas - lo sciopero generale di tutto il lavoro dipendente, pubblico e privato, per venerdì 14 novembre.