Dopo le polemiche di cui abbiamo parlato tra il ministro Giannini e la UIL per quanto riguarda la riforma Scuola 2014, arrivano anche le proposte della FLC-CGIL, la quale insiste essenzialmente su due punti: la questione dell'ingresso dei privati nella scuola come meccanismo fallimentare già in partenza, la questione del reclutamento dei docenti abilitati TFA ordinario e PAS. A intervenire è stato Pantaleo, il quale si mostra battagliero soprattutto sul problema del rapporto tra sindacati e governo. Qualora il governo dovesse insistere in una direzione di non contrattazione con i sindacati, si andrebbe incontro necessariamente ad uno sciopero generale.

In questo articolo cercheremo di analizzare e approfondire le proposte della FLC-CGIL in vista delle discussioni intorno alla riforma scuola 2014.

Riforma scuola 2014, proposte FLC-CGIL: no ai privati

Una delle questioni centrali delle linee guida per la riforma scuola 2014 risulta essere quella del potenziamento dei capitali privati all'interno della scuola. L'idea della FLC-CGIL è che questa mossa ha innanzi tutto uno scopo, quello di nascondere dei tagli evidenti alla pubblica istruzione, sostituire il pubblico con i privati servirebbe in primo luogo a far risparmiare. Ma Pantaleo sostiene anche che è proprio il modello ad essere fallimentare. Si tratterebbe di importare il modello americano, basato su un intervento dei privati che, di fatto, orienterebbe l'intera idea di formazione dei giovani sulla base delle esigenze di mercato.

Un'idea di scuola concorrenziale sia per quanto riguarda i discenti sia per quanto riguarda i docenti che entrerebbe in contraddizione con la sua funzione di formare dei giovani alla democrazia, attraverso il pensiero libero e critico.

Riforma scuola 2014, proposte FLC-CGIL: soluzione per TFA e PAS

Un'altra questione centrale della riforma scuola 2014 riguarda l'esclusione da ogni possibilità di immissione in ruolo per tutti quei docenti che negli ultimi due anni si sono abilitati attraverso i corsi del TFA ordinario e dei PAS (i TFA speciali).

Su questo punto la FLC-CGIL non si spinge troppo in avanti, la questione delle immissioni in ruolo deve essere affrontata in due direzioni: la prima è quello del reperimento dei fondi necessari e la seconda è quella della "soluzione" - non meglio identificata - per tutti i docenti abilitati TFA ordinario e PAS.

Riforma scuola 2014, proposte FLC-CGIL: più concretezza e meno fumosità

Le proposte della FLC-CGIL per la riforma scuola 2014 sono forse meno "innovative" ma sicuramente più concrete, l'idea è quella di risolvere prima alcuni problemi veramente importanti e poi di pensare a una nuova idea di scuola - questa l'idea di Pantaleo.

Da questo punto di vista, la riforma scuola 2014 viene bocciata sia per quanto riguarda il blocco degli stipendi degli insegnanti e l'idea di carriera basata su una non meglio precisata idea di merito, sia sul piano degli interventi concreti.

In questa direzione, ecco quali sono le proposte della FLC-CGIL per la riforma scuola 2014:

  • sblocco degli stipendi degli insegnanti che risultano essere tra i più bassi in Europa - soltanto in questo modo si darebbe nuovamente dignità al lavoro di docente
  • riduzione del numero degli alunni per classe - nelle classi "pollaio" non si può lavorare veramente bene in vista della formazione dei discenti
  • aumento degli insegnanti di sostegno che al momento non bastano per una scuola che sia veramente dell'inclusione
  • finanziare le scuole pubbliche nelle quali mancano anche carta igienica o carta per le fotocopiatrici