Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi illustrerà oggi alla Camera e al Senato il programma 'mille giorni' , contenente il piano per le riforme di cui l'Italia ha bisogno: il premier ha respinto ogni accusa circa gli ostacoli (non solo di carattere economico) che potrebbero mettere a rischio il buon esito del programma. 'Chi pensa che io sia in difficoltà si sbaglia' ha ostentato così la propria sicurezza Matteo Renzi, ben deciso ad andare fino in fondo al progetto 'mille giorni' che riguarderà, tra l'altro, la riforma del lavoro, della Scuola, della giustizia e della Pubblica Amministrazione.

Vediamo in sintesi 

  • Riforma del lavoro - Il disegno di legge delega sul lavoro, l'ormai celebre Jobs act, si trova ora in commissione in Senato.  La questione più delicata da affrontare è quella riguardante l'articolo 18 e Statuto dei lavoratori. La delega, secondo quanto affermato dal governo, sarà approvata entro ottobre;
  • Riforma della scuola - Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi ha presentato la riforma della scuola lo scorso 3 settembre (#labuonascuola). Nella legge di Stabilità, nel prossimo mese di ottobre, saranno indicati i fondi necessari per l’edilizia e la riforma. A gennaio, saranno varati i decreti di attuazione;
  • Riforma della Giustizia -  Il Presidente della Repubblica, Napolitano ha firmato venerdì scorso il decreto sul processo civile e sullo smaltimento dell’arretrato, l’unico di una riforma della giustizia che si occupa anche di prescrizione e responsabilità civile delle toghe;
  • Riforma della PA - Domani, mercoledì 17 settembre riparte, in commissione in Senato, il ddl delega sulla Pubblica amministrazione. Si tratta della seconda parte della riforma, dopo il decreto che ha tagliato i distacchi sindacali e aumentato la mobilità dei dipendenti.

'Le riforme hanno un senso solo se si fanno tutte insieme' ha dichiarato Matteo Renzi.

E nell'illustrare quest'oggi il programma 'mille giorni', il premier non mancherà di sottolineare un fatto importante: sì alle mediazioni, no ai compromessi al ribasso. 'Non arretrerò di un millimetro, non ho paura' è il messaggio che il Presidente del Consiglio continua a ripetere all'infinito: di certo, se tutta 'questa carne al fuoco' rimarrà per troppo tempo sulla 'griglia', ovvero in Parlamento, finirà per bruciarsi. Ecco perchè Matteo Renzi ha fretta: di mezzo c'è la sua credibilità in Europa, nonchè la conferma come capo del governo.