Annunci di lavoro a domicilio, sono delle bufale o un intelligente modo per arrotondare a fine mese? Ultimamente questo tipo di annunci proliferano come funghi sul web. Tutti estremamente simili. Tutti estremamente invoglianti. L'aumentare della disoccupazione negli anni ha spinto molti giovani a perdere le speranze di trovare un lavoro a tempo pieno o almeno un lavoro che fosse vicino alle proprie competenze. E' questo il motivo che spinge a cercare on line lavori da casa; perchè si pensa di poter racimolare qualcosina nel frattempo di trovare il lavoro giusto.

Ultimamente questa moda degli annunci di lavoro da casa sta diventando un fenomeno in crescita e, come testimoniano molte persone, molto spesso ci si trova di fronte ad una bufala o ad una truffa. Gli annunci solitamente cercano persone disposte a trascrivere indirizzi postali o a confezionare depliant al costo di 1€ a indirizzo o depliant. Molto proficuo quindi. Peccato che si richiedano poi dei soldi in cambio del materiale per poter lavorare. Nel dettaglio si chiede di effettuare una ricarica postepay di 20€ all'autore dell'annuncio che scrive la mail, nella quale fornisce infatti nome, cognome, codice fiscale e numero postepay, dati necessari per la ricarica.

Molte testimonianze raccontano che, una volta effettuata la ricarica, o non arriva nulla a casa, oppure arriva un elenco mal compilato di nomi senza indirizzi, corredato da una lettera che contiene indicazioni per avere il resto del materiale (indirizzi e buste): bisogna effettuare un'ulteriore ricarica postepay di 35€.

Spendere 20€ o 35€ non cambierebbe certo la vita a nessuno, ma perchè bisogna pagare per ottenere del materiale per lavorare?

Facendo una ricerca sul web, si trovano diversi forum e siti popolati di utenti che raccontano di aver vissuto situazioni del genere e che testimoniano come questi annunci continuino ad essere pubblicati; in fin dei conti nessuno denuncia mai il fatto perchè in fondo vengono persi 20€ mica milioni.

Il problema però è che, 20€ di qua e 20€ di là, questa fittizia persona si arricchisce alle spalle di poveri giovani in cerca di lavoro. Quindi, alla richiesta di denaro in cambio di lavoro, seppur 20€, bisogna rifiutare categoricamente: meglio spendere, allora, quei 20€ per andare al cinema o per acquistare un libro, si alimenterà la cultura e non le tasche di un truffatore.