La Cgil di Susanna Camusso ribadisce con forza il no alla riforma del lavoro del Governo Renzi così com'è, no al Jobs act che abolisce l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori; sì alla riforma pensioni 2014 con le necessarie modifiche alla riforma Pensioni Fornero, a partire dalla proposte per la riduzione dell'età pensionabile e per la pensione anticipata per tutti a 62 anni con 35 anni di contributi. Sulle stesse posizioni della Cgil contro il Governo Renzi su riforma lavoro e riforma delle pensioni anche la minoranza Pd.

Jobs act e riforma pensioni, Cgil in piazza: diviso il Pd di Renzi

In piazza con la Cgil, tra gli altri, anche Gianni Cuperlo e Pippo Civati, che sfidarono Matteo Renzi alle primarie per la segreteria Pd e anche il presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati Cesare Damiano, che da mesi incalza il Governo Renzi sulle modifiche al Jobs act e la pensione anticipata a 62 anni come del resto propone un ddl del gruppo parlamentare del Partito democratico a Montecitorio.

In piazza, per la manifestazione della Cgil, ci sono un milione e mezzo di lavoratori e pensionati secondo la stima fornita da fonti vicine all'organizzazione della Cgil. Un pezzo del Pd oggi 25 ottobre è a Roma alla manifestazione nazionale della Cgil di Susanna Camusso contro la riforma del lavoro e per la riforma pensioni, un altro pezzo del Partito democratico, forse adesso più consistente e sempre più crescente, è a Firenze alla Leopolda di Matteo Renzi. Un Pd sempre più conflittuale e in rotta di collisione sulle riforme del lavoro e delle pensioni, divisi su pensione anticipata e articolo 18, estensione da bonus di 80 euro ai pensionati e contratto a tutele crescenti.

"Vorrei fosse la piazza della ricomposizione", ha detto il leader di Sinistra Dem Gianni Cuperlo che oggi sta partecipando alla manifestazione della Cgil.

"Negli ultimi due mesi - ha aggiunto Cuperlo rispondendo ai cronisti - mi sembra di cogliere maggiore attenzione attorno alle nostre battaglie". Anche Pippo Civati in piazza con la Cgil conferma il suo no alla riforma del lavoro (Jobs act). "In direzione - ha detto uno dei leader della minoranza del Pd di Renzi - ho votato contro.

Ho solidarizzato con chi in Senato ha votato un sì che in realtà era un no. Ora - ha aggiunto Pippo Civati - vedremo come va a finire".

Riforma lavoro e pensioni 2014, Pd diviso tra Cgil e Leopolda: scontro Bindi-Serracchiani

"E' una contromanifestazione imbarazzante - ha commentato a Sky Tg24 la parlamentare del Pd e presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi -.

E' la prima manifestazione del post Pd - ha sottolineato la Bindi - per andare oltre se stesso. Si capisce fin troppo". Immediata le replica della la vice segretaria del Pd Debora Serracchiani in collegamento dalla Leopolda di Firenze: "Rosy non capisce cosa sta succedendo qui a Firenze - ha detto la Serracchiani a Sky Tg24 - c'è grande ignoranza su cosa stiamo facendo. Qui c'è tantissimo Pd. Certo - ha aggiunto - ci sono tanti imprenditori, ma ci sono tanti consiglieri del Partito democratico".

"Piazza San Giovanni e Leopolda: il Pd è diviso sia al vertice che alla base", ha commentato su Twitter il parlamentare del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, Fabrizio Cicchitto, commentando le due iniziative del Pd in corso a Roma (Cgil) e Firenze (Leopolda).

"Confusione in casa Renzi: un pezzo del Pd in piazza con Cgil contro il governo Pd un altro alla Leopolda. E Italia affonda. Basta spot", ha invece commentato sempre su Twitter l'europarlamentare e consigliere politico di Forza Italia Giovanni Toti.