Il mondo della Scuola è da qualche mese al centro dei dibattiti politici e delle riforme: pensioni per i Quota96, assunzioni in ruolo, abolizione del precariato e aumenti di stipendio per i docenti sono i temi caldi che stanno interessando il Premier Renzi e la squadra di governo. In data 3 settembre 2014, molte chiarificazioni sono giunte attraverso un videomessaggio che parlava del "Patto educativo" che il Premier aveva rilasciato su un sito del governo.

Chiarendo che non si tratta di un decreto legge, ma solo delle informazioni che regoleranno il mondo della scuola a partire da settembre 2015, sono stati toccati tutti i punti cardine che tengono col fiato sospeso i docenti che vogliono andare in pensione e quelli che vivono precariamente il loro posto di lavoro.

Abolizione di supplenti, graduatorie d'istituto e scatti di anzianità

Dal 2015 al 2017 si prospetta l'assunzione di centomila insegnanti precari, cercando di abolire la figura dei supplenti, che in Italia conta il maggior numero della categoria, ed eliminando le graduatorie d'istituto. Una proposta che invece è molto discussa e non trova approvazione in tutti i sindacati è quella di abolire gli scatti di anzianità per l'aumento dello stipendio, già il più basso in Europa per quanto riguarda la categoria del corpo docenti: in pratica, sostenendo la novità con una formazione continua e obbligatoria per gli insegnanti, solo a quelli più meritevoli spetterebbero degli "incentivi", legati alla loro disponibilità oraria e alle loro attitudini personali.

Novità anche per le figure dei Presidi, destinati a diventare dei veri e propri manager della scuola, con autonomia delle ore, legata a una maggiore autonomia delle scuole che prevede anche che ci siano un certo numero d'insegnati a disposizione di un certo numero di scuole del territorio. Destinati ad aumentare, secondo le linee guida fornite da Renzi e approvate dal Ministro dell'Istruzione Giannini, anche il numero degli insegnanti di sostegno, visto la maggiore necessità di supporto per alunni con difficoltà presenti nelle scuole italiane.

Stage per gli studenti delle scuole superiori per entrare nel mondo del lavoro

Le novità che riguardano in maniera più diretta il lavoro di docenti, poi, si legano a quelle che riguardano tutta la scuola, che prevede un maggior contatto con il mondo del lavoro, con possibilità di stage per gli studenti al 3° e 4° anno di scuola superiore, la reintroduzione dello studio della geografia negli istituti tecnici, maggior importanza ad arte e musica, e infine lo studio di inglese e informatica fin dalla scuola elementare.

Infine, un accento è stato posto anche ai fondi per la scuola, che saranno dotati di un miliardo per stipendi e "premi di produzione", e che troveranno negli sponsor esterni i fondi per i laboratori interni. Un mondo in evoluzione quello della scuola, che non desta di suscitare disapprovazioni e domande: gli italiani attendono maggiori indicazioni e precisazioni su tante novità.