Definita come un "accanimento" nei confronti della terza età, la norma contenuta nella Legge di Stabilità secondo cui il pagamento della pensione dovrebbe essere spostato dal 1° al 10 del mese ha scatenato la reazione negativa dei Sindacati. Spi Cgil, Uilp Uil e Fnp Cisl, infatti, si sono trovati d'accordo nel sostenere che questa variazione di data comporterà non poche difficoltà a coloro che sono in pensione rendendo faticoso adempiere a tutti i pagamenti previsti nella prima decade del mese. Una paura questa confermata anche dal Codacons, secondo il quale molti anziani potrebbero riscontrare seri problemi per quanto riguarda il saldo di rate del mutuo e delle utenze.

Opinioni di Sindacati ed Associazioni dei Consumatori

Lo slittamento della data di pagamento delle pensioni significherebbe, secondo l'Associazione dei Consumatori e i Sindacati, creare solo disagi per la categoria dei cittadini in pensione, che già si ritrova tra le fasce che maggiormente hanno subito la crisi economica. Federconsumatori, a tal proposito, fa notare come siano spesso le Pensioni degli anziani a permettere ad un intero nucleo familiare di andare avanti. Il pagamento in ritardo di una utenza, un affitto o una rata del mutuo potrebbe, quindi, tradursi in problemi di liquidità che investirebbero la famiglia intera.

I Sindacati hanno subito sottolineato come questa variazione sia solo un modo per rendere ancora più difficile la vita i pensionati, i quali non godono di alcun beneficio né di alcuna tutela da parte del Governo.

Per tali ragioni, il Codacons ha inserito all'interno del proprio sito ufficiale un modulo, attraverso il quale diffidare l'Inps dall'introdurre questa norma, che secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità dovrebbe prendere il via da gennaio 2015.

Le novità contenute all'interno della manovra

La norma riguardante il tema dell'erogazione delle pensioni contiene altri punti rilevanti.

Vi sarà un maggior controllo per evitare le frodi legate al pagamento della pensione in caso di decesso, con l'obbligo del medico di inviare certificato telematico che attesti la morte del pensionato, nonché il relativo rimborso da parte delle banche di un eventuale accredito non dovuto. Inoltre, nel caso in cui il beneficiario della pensione avesse diritto a "più trattamenti" il pagamento dovrà essere versato in un'unica soluzione. In attesa di ulteriori informazioni in merito, Sindacati e Associazione dei Consumatori continueranno a battersi contro quello che hanno definito una proposta "inaccettabile".