Giungono importanti novità in merito a pensione anticipata 2015 e prepensionamento: a tenere in particolare banco sono le dichiarazioni rilasciate dal Commissario straordinario dell’INPS Tiziano Treu, che nel corso di un'audizione davanti alla commissione parlamentare per il controllo sulle attività degli enti previdenziali e sulla funzionalità del sistema previdenziale pubblico e privato ha sottolineato come ‘una riforma della pensione anticipata sia a questo punto assolutamente necessaria’. Il neo Commissario INPS ha in particolare aperto alla possibilità che si istituisca una pensione anticipata 2015 fissata a 62 anni di età più 35 di contributi, ipotesi sulla quale insiste da tempo anche il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano.

Sullo sfondo rimane comunque concreta la possibilità di configurare una pensione anticipata 2015 che preveda l’accesso a Quota 100, ipotesi anche questa figlia della proposta di legge targata Damiano; il dibattito insomma è tornato fiorente, con il richiamo mosso dal FMI prima (‘L’Italia deve invertire rotta, in assenza di nuove strategie sarà inevitabile tagliare le Pensioni’) e il fallimento insito in Legge di Stabilità poi ad aver costituito due fattori propulsivi di fondamentale importanza. Tutto però ruota attorno all’atteggiamento di Renzi: se il premier non acquisirà una sensibilità diversa in merito ai tanti temi connessi a previdenza e pensione anticipata 2015 ogni intervento diverrà molto complesso da attuare.



Pensione anticipata 2015 a 62 anni, prepensionamento e Quota 100: Damiano, INPS e Renzi – Le proposte ci sono, dipende tutto dal Premier

Come accennato in apertura, potrebbero presto arrivare importanti novità in merito a pensione anticipata 2015 e prepensionamento; il Commissario INPS Tiziano Treu ha infatti sottolineato come ‘una riforma della pensione anticipata sia assolutamente necessaria’: ‘È un obiettivo che condividiamo’ ha dichiarato Treu parlando di pensione anticipata 2015 e prepensionamento, con la possibilità di configurare un’uscita a 62 anni di età più 35 di contributi che potrebbe essere perseguita non solo per i dipendenti pubblici (comunque già interessati da alcune norme relative al prepensionamento statali inserite nella riforma PA) ma anche per quelli privati. ‘Se il metodo contributivo dovesse andare a regime - ha concluso il Commissario INPS parlando sempre di pensione anticipata 2015 e prepensionamento - la gestione separata non avrebbe più senso’. Oltre ad un’uscita fissata a 62 anni di età più 35 di contributi continua a tenere banco l’ipotesi targata Damiano, che insiste per la configurazione di Quota 100 come soglia di accesso alla pensione anticipata 2015: la cosiddetta Quota 100 dovrebbe scaturire dalla somma tra età anagrafica e età contributiva e andare a favore di ogni tipo di lavoratore, senza particolari distinzioni o requisiti. Si tratterebbe insomma di una norma strutturale, per perseguire la quale sarà comunque fondamentale il ruolo giocato dal premier Renzi. Sino a questo momento l’ex sindaco di Firenze non ha mostrato il minimo interesse verso il comparto pensionistico, ma la gravità della cosiddetta questione previdenziale è ormai talmente elevata da imporre manovre serrate ed interventi decisi. E’ lo stesso Renzi del resto ad aver accettato ‘la sfida’ a margine dell’approvazione del DEF di aprile, quando il suo governo si impegnò ‘a ratificare delle misure in grado di rendere il sistema previdenziale più flessibile e meno rigido’. A questo punto però vorremmo sentire il Vostro parere tramite il nostro consueto sondaggio: sareste favorevoli a Quota 100? Credete che Renzi cambierà atteggiamento iniziando a considerare anche il settore previdenziale? Dateci un giudizio commentando l’articolo qui sotto! Se desiderate continuare a rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ poco sotto il titolo del pezzo.