Prosegue il dibattito in vista della riforma della pensione anticipata 2015: a tenere banco in queste ore è la conferenza stampa che si terrà oggi pomeriggio presso la sala stampa di Montecitorio, un incontro al quale presenzieranno il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano e il capogruppo del PD della stessa commissione Marialuisa Gnecchi. Al centro del meeting, che affronterà diversi temi connessi a pensione anticipata 2015 e prepensionamento statali e privati, ci sarà in particolare l’opzione contributivo donne, l’istituto rivolto alle sole lavoratrici che in assenza di correttivi e proroghe morirà alla fine di questo 2014.

Oltre ai possibili nuovi scenari riguardo all’opzione contributivo donne, Damiano approfitterà del dibattimento dinnanzi alla stampa per fare il punto anche in riferimento all’estensione ai lavoratori privati di alcune norme attinenti il prepensionamento statali inserite all’interno della riforma PA di agosto. A questo punto ci appare più corretto parlare di pensione anticipata 2015 dato che ogni possibile nuova ipotesi troverà concretizzazione per forza di cose all’anno nuovo; soffermandoci invece sull’opzione contributivo donne i tempi sono strettissimi, dato che l’attuale status normativo e la mancanza di statuizioni ad hoc contenute nella riforma Fornero impongono un’azione rapida e decisa per prorogare la possibilità di fruizione della stessa opzione contributivo sino al 2017-2018.

Prosegue in ultimo lo stato di agitazione sindacale, con il leader CGIL Susanna Camusso apparso più combattivo che mai.

Pensione anticipata 2015, opzione contributivo e prepensionamento statali: ore decisive, la conferenza stampa di Montecitorio potrebbe chiarire parecchi punti

Come accennato in apertura, potrebbero essere ore decisive in vista del futuro riassetto di pensione anticipata 2015 e prepensionamento; oggi pomeriggio il presidente Damiano sarà infatti protagonista di una conferenza stampa che dirà molto sul futuro dell’opzione contributivo donne, l’istituto indirizzato alle sole lavoratrici che consente di abbandonare l’impiego a quota 57 o 58 anni di età più 35 di contributi a fronte però di assegni evidentemente decurtati (entro comunque un massimale del 30-35%) rispetto al calcolo retributivo. L’istituto scadrà nel dicembre del 2014 ma sia il governo Letta che l’esecutivo Renzi hanno promesso a più riprese una proroga dei termini di fruizione almeno sino al 2018: nonostante le solite promesse, nulla però è stato fatto, con la stessa Legge di Stabilità ad essere stata totalmente ignorata; Damiano spiegherà allora quali siano le criticità di fondo e per quale ordine di motivazioni si è deciso di non procedere con la proroga di un istituto che allo Stato non costa quasi nulla ma che per le lavoratrici donne significa molto (sono state presentate oltre 10mila domanda nel solo 2014). La pensione anticipata 2015 potrebbe dunque essere riscritta anche e soprattutto perché sarebbe allo studio la possibilità di estendere lo stesso istituto anche ai lavoratori di sesso maschile: per il momento la priorità sembra comunque accordata alla proroga dei termini di utilizzo per le lavoratrici donne. La conferenza stampa di quest’oggi potrebbe infine chiarire i tanti punti connessi all’estensione ai lavoratori privati di alcune misure connesse al prepensionamento statali, manovre che comunque troverebbero attuazione più in là confluendo, per l’appunto, in una riforma della pensione anticipata 2015. L’impressione è che qualcosa sul fronte previdenziale accadrà: ‘Ci saranno gli scioperi articolati, manifestazioni e iniziative e poi faremo lo sciopero generale’ ha dichiarato il leader CGIL Camusso parlando dei mancati interventi in tema di pensione anticipata e prepensionamento statali. Staremo a vedere, se desiderate rimanere aggiornati sulle tematiche connesse a pensione anticipata 2015, prepensionamento statali e opzione contributivo vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ in alto a destra.