Non si placano le polemiche intorno alla tanto discussa Legge di Stabilità che ha lasciato un vuoto nel comparto previdenziale, che ne sarà allora delle misure a favore della pensione anticipata, del prepensionamento e della proroga opzione donna? È ormai noto a tutti coloro che seguono le questioni previdenziali che nonostante la Legge di Stabilità abbia glissato completamente sui nodi critici sopra menzionati, il coro di critiche non si è fermato e anzi sono iniziate le prime "rappresaglie".

Opzione contributivo donne: in arrivo una pioggia di ricorsi contro l'Inps

Da un lato vi sono le lavoratrici che hanno già annunciato attraverso il Comitato Opzione Donne, istituitosi a luglio, una dura battaglia contro l'Inps.

Le donne, che ricordiamo grazie alla legge 243/2004 potevano accedere alla pensione anticipata con metodo contributivo a 57 anni se dipendenti e 58 se autonome, non ci stanno a vedersi derubato, da una successiva circolare Inps, il diritto alla pensione. Il comitato Opzione donne ha, dunque, annunciato una pioggia di ricorsi per tutte quelle lavoratrici che resteranno escluse, a causa della restrizione dei termini insiti nella circolare 35/2012, dalla possibilità di scegliere se andare in pensione o meno pur dovendo subire una cospicua riduzione sull'assegno pensionistico.



Sono, infatti, molte le donne che, nonostante tutto, avrebbero preferito "l'uovo oggi alla gallina domani", troppe sono quelle esauste anche dagli impegni extra lavorativi di care che avrebbero lasciato volentieri il posto di lavoro alle nuove generazioni.

Non si capisce perché il Governo Renzi non conceda l'attesa proroga visto che, a conti fatti, lo Stato risparmierebbe anche nel lungo periodo, trattandosi di Pensioni pagate con metodo contributivo.

Pensione anticipata e prepensionamento: Mini Pensione e Quota 100, le novità

Dall'altro vi sono i sindacati, che dichiarano di essere allibiti dall'atteggiamento di non ascolto del premier Renzi, che dal canto suo dice : "Il governo non scende a patti coi Sindacati perché le leggi non si fanno con i Sindacati ma in Parlamento" .

Il leader della Cgil Camusso ha subito commentato "Non si possono più ignorare, l'incontro con il governo Renzi è stato surreale'". Favorevole ad un maggior dialogo tra sindacati e politica è invece Cesare Damiano, che ha ribadito l'importanza di dar voce a coloro che hanno manifestato in piazza San Giovanni. Il presidente della Commissione lavoro ha inoltre riproposto la Quota 100, già enunciata in passato da differenti esponenti politici e rimasta senza seguito, l'idea, spiegata pochi giorni fa nella trasmissione Mi manda Rai3,consisterebbe nel permettere il prepensionamento a quanti sommando età anagrafica e contributiva sono giunti alla Quota 100.

Ultima proposta, altrettanto lodevole di nota, per sbloccare l'impasse previdenziale è quella di Tiziano Treu che ha proposto una Mini pensione per coloro che decidessero di uscire anticipatamente dal mercato del lavoro. La somma che il lavoratore - a cui dovrebbero però mancare al più tre anni al pensionamento - richiederà all'Inps dovrà poi essere resa attraverso minime decurtazioni mensili una volta maturato l'assegno pensionistico finale. Potrebbero dunque essere queste le prossime novità su pensione anticipata, prepensionamento ed opzione donna? Il premier Renzi riuscirà a ridare speranza ai milioni di lavoratori in attesa di sapere che ne sarà del loro futuro previdenziale? Vi terremo certamente aggiornati.