Potrebbero presto arrivare importanti novità in tema di pensioni lavoratori precoci e pensione anticipata: è infatti prevista per questo pomeriggio una conferenza stampa alla quale interverranno, tra gli altri, il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano e il capogruppo del PD della stessa commissione Marialuisa Gnecchi. Il meeting costituirà l’occasione giusta per trattare numerose tematiche previdenziali che toccheranno indirettamente anche il caso Pensioni lavoratori precoci, ma a tenere banco è l’attesa discussione relativa all’opzione contributivo donne, l’istituto in merito al quale si attende da tempo una proroga dei termini di fruizione.

Oltre che sulla proroga, il governo va ragionando sulla possibilità di estendere la stessa opzione contributivo anche ai lavoratori di sesso maschile, scenario che a sua volta ne innescherebbe di altri andando ad incidere profondamente sull’assetto stesso della pensione anticipata. Certo quella di oggi è solo una conferenza stampa e nulla più, ma dal meeting potrebbero comunque emergere significative indicazioni sui futuri scenari previdenziali connessi al caso pensioni lavoratori precoci e all’attesa riforma della pensione anticipata. Sullo sfondo rimane comunque viva l’ipotesi di concedere una sorta di Mini-Pensione a chi abbandoni in anticipo l’impiego; staremo a vedere, certo le idee non mancano con un dibattito tornato finalmente fiorente.

In un contesto tanto in fermento dobbiamo infine sottolineare la proposta del M5S che spinge per un taglio alle pensioni d’oro.

Pensioni lavoratori precoci e pensione anticipata: Mini-Pensione, contributivo per tutti e taglio alle pensioni d’oro

Come accennato in apertura, la conferenza stampa prevista per quest’oggi a Montecitorio potrebbe portare interessanti novità in merito al caso pensioni lavoratori precoci e alla riforma della pensione anticipata: il meeting sarà incentrato sull’opzione contributivo donne, ma oltre che della tanto attesa proroga si discuterà anche della possibilità di estendere l’istituto ai lavoratori uomini, misura che potrebbe portare ad un riassetto della stessa pensione anticipata. L’opzione contributivo donne, lo ricordiamo, consente di accedere al pensionamento una volta raggiunti i 57 o 58 anni di età più 35 di contributi, il tutto a fronte però di assegni ridotti rispetto a quelli cui si avrebbe diritto se si calcolassero col retributivo; se dovesse effettivamente arrivare un’estensione ai lavoratori di sesso maschile, andrebbero comunque esaminate parecchie questioni, a cominciare dai requisiti; sarebbero mantenuti quelli in vigore per le donne  o si assisterebbe ad una modifica? Certo un pensionamento fissato a 57 o 58 anni di età più 35 di contributi potrebbe essere un buon punto di partenza per la risoluzione del caso pensioni lavoratori precoci, anche se è bene ricordare come la specificità di questa vertenza meriterebbe l’adozione di misure specifiche e ad hoc, non il ricorso a strumenti dall’impatto comunque indiretto.



In secondo piano rimane poi viva l’ipotesi della Mini-Pensione presentata dal commissario INPS Tiziano Treu, che vorrebbe l’erogazione di un prestito a chi decida di abbandonare l’impiego due o tre anni prima della naturale scadenza; in un quadro così vivo e in fermento non possiamo infine non sottolineare la proposta avanzata dal M5S, che vorrebbe un taglio alle pensioni d’oro: ‘Ecco una soluzione - hanno affermato in una nota i deputati del M5S di Grillo - per tagliare le pensioni d'oro senza cadere nella tagliola della Corte costituzionale. La chiave è puntare sulle imposte sostitutive. Il nostro documento impegna il Governo Renzi a ricalibrare e aumentare le aliquote sui redditi pensionistici, innalzando il prelievo sugli assegni sopra i 90.000 euro in modo da ridistribuire il gettito ottenuto sulle pensioni più povere e sulle pensioni minime’. Staremo a vedere, cliccate il tasto ‘Segui’ poco sotto il titolo del pezzo per continuare a rimanere aggiornati.