Due dei temi che non sono stati affrontati in vista di una riforma delle pensioni 2014/2015 sono quelli delle Pensioni d'oro e dei Quota 96 della scuola. Del resto, il premier Renzi era stato chiaro, le pensioni cosiddette d'oro non sarebbero state toccate all'interno della legge di stabilità 2015, come era divenuto oramai evidente che non vi fosse una vera volontà politica di risoluzione della vertenza dei Quota 96. E così le news del 30 ottobre raccontano come da un lato il M5S abbia promosso una mozione in vista di nuovi tagli per le pensioni d'oro e dall'altro l'onorevole Puppato del PD abbia chiesto un'interrogazione ufficiale al Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, per capire se c'è intenzione di risolvere la vertenza Quota 96, anche se la risposta non risulta ancora giunta.

Riforma pensioni 2014, news 30/10: la proposta del M5S per i tagli alle pensioni d'oro

Il Movimento 5 Stelle ha presentato alla Camera dei Deputati una mozione che permetterebbe un prelievo fiscale maggiore sugli assegni pensionistici più alti, in maniera tale da produrre una redistribuzione della ricchezza in vista degli assegni più poveri. Non si tratta, dunque, di tagli veri e propri alle pensioni d'oro - il pericolo è sempre quello dell'incostituzionalità dell'eventuale provvedimento - ma di un aumento della tassazione. Una riforma delle pensioni per il 2014/2015 non può non passare che attraverso ridistribuzioni del genere. L'idea è quella di creare, per quanto riguarda la tassazione, degli scaglioni crescenti a partire dalla cifra di 90mila euro.

Secondo Walter Rizzetto, firmatario della mozione, ad oggi per gli assegni dai 75mila euro ai 150mila euro l'aliquota è la medesima, ma se si creassero nuovi scaglioni intermedi si potrebbe attuare un prelievo che potrebbe essere ridistribuito su tutti quegli assegni pensionistici che sono stati fortemente penalizzati dal passaggio al sistema contributivo.

Rizzetto è convinto che questa proposta dovrà essere presa realmente sul serio dal Governo, se realmente vuole affrontare i problemi del paese.

Riforma pensioni 2014, news 30/10: l'intervento della Puppato sulla vicenda paradossale dei Quota 96

L'altra questione rimasta paradossalmente irrisolta in vista di una riforma delle pensioni 2014/2015 è quella degli ormai famosi Quota 96, i 4mila docenti e il personale ATA che per un errore tecnico della legge Fornero non hanno ottenuto il diritto alla pensione.

Laura Puppato del Partito Democratico è stata la promotrice di un'interrogazione, firmata poi da altri esponenti di forze politiche (M5S e Ncd), al ministero dell'Economia, per cercare di definire quale deve essere il destino dei 4mila Quota 96. Si tratta probabilmente più di una mossa politica che non di una richiesta che possa avere seguito. Ma intanto è importante mantenere alta l'attenzione su una questione che ha del paradossale. Nei fatti, migliaia di lavoratori che avrebbero maturato il diritto alla pensione, a causa di una mancanza di vera volontà politica, sono costretti a restare al lavoro. Sono passati già vari giorni e sulla questione si attendono ancora le risposte di Pier Carlo Padoan, Ministro dell'Economia.