"Ci saranno gli scioperi articolati, manifestazioni e iniziative e poi faremo lo Sciopero Generale"; lo ha ribadito in un'intervista pubblicata oggi mercoledì 29 ottobre 2014 sul quotidiano La Repubblica la leader della Cgil Susanna Camusso galvanizzata dal successo della manifestazione del 25 ottobre scorso che ha visto in piazza a Roma "un milione" di persone tra lavoratori, pensionati e studenti. Le richieste principali della Cgil al Governo Renzi sono le modifiche necessarie alla riforma delle Pensioni della Fornero per andare verso una riforma pensioni 2014-2015 che conceda a tutti la pensione anticipata al momento prevista soltanto per i dipendenti statali che potranno usufruire di nuove forme di prepensionamento a 62 anni grazie alle nuove norme contenute nella riforma Pa e pensioni del ministro Marianna Madia.

Soluzioni strutturali sono ancora attese dal sindacato per i lavoratori esodati dopo l'ok alla sesta salvaguardia parziale e per le pensioni degli insegnanti della cosiddetta Quota 96 scuola. Sul fronte della riforma del lavoro (Jobs act) la Cgil dice con determinazione "no" all'abolizione dell'articolo 18 oltre a non condividere nel complesso la riforma predisposta dal premier Matteo Renzi e dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.

Riforma pensioni e Jobs act: la Cgil di Susanna Camusso e lo sciopero generale

"Calibremo le nostre iniziative mantenendo i nervi saldi", ha detto nell'intervista concessa a La Repubblica il segretario generale della Cgil sottolineando che dopo gli scioperi articolati e nuove mobilitazioni si andrà verso lo sciopero generale contro il Governo Renzi.

Sciopero generale che al momento non è tra i piani della Cisl, secondo le ultime dichiarazioni del segretario generale Annamaria Furlan. In ogni caso, a decidere la data dello sciopero generale della Cgil, non sarà soltanto il segretario ma il comitato direttivo del sindacato. "Lo deciderà come sempre - ha sottolineato infatti Susanna Camusso - il nostro comitato direttivo convocato per metà novembre".

Riforma pensioni e lavoro, Susanna Camusso: 'Cgil include, Governo Renzi esclude'

Secondo Susanna Camusso, la manifestazione del 25 ottobre scorso a Roma promossa dalla Cgil, che ha ancora una volta spaccato il Pd di Renzi con la minoranza del partito in piazza a protestare contro la riforma del lavoro e per la riforma pensioni "ha cambiato tante cose.

Innanzitutto, con lo stupore di molti - ha sottolineato la dirigente sindacale - si è visto che il sindacato non è fatto solo di pensionati , ma anche di giovani, di precari, di disoccupati. Si è visto - ha aggiunto la leader della Cgil - che includiamo e che non dividiamo come invece fa il Governo Renzi".

Riforma pensioni e Legge di Stabilità 2015, Cavalletti (Cisl): 'Meno diritti con tagli patronati'

In tema di riforma pensioni e Legge di Stabilità 2015 del Governo Renzi interviene Loris Cavalletti, responsabile dei pensionati Cisl (Fnp) dell'Emilia-Romagna, secondo il quale "ridurre di 150 milioni di euro i contributi ai patronati, come prevede il ddl di Stabilità - ha detto il sindacalista - significa meno diritti per i pensionati, essendo gli anziani - ha aggiunto Loris Cavalletti - i maggiori fruitori dei servizi erogati gratuitamente dai patronati in sostituzione dello Stato che non riesce a garantirli. In Emilia-Romagna - ha spiegato il responsabile regionale dei pensionati Cisl (Fnp) - sono circa un milione e mezzo le persone che si rivolgono ai patronati e tra queste moltissimi sono anziani".