Nuovi tagli alla Pensioni alte nel contesto della spending rewiev e della riforma pensioni 2014-2015, è quanto prevede, tra l'altro, la Legge di Stabilità annunciata dal premier Matteo Renzi che propone anche la misura del Tfr in busta paga nel tentativo di rilanciare i consumi. Ma di riforma pensioni torna a parlare il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Cesare Damiano che ribadisce la proposta per la pensione anticipata per tutti i lavoratori a partire da 62 anni con 35 anni di contributi, modificando così la riforma pensioni Fornero che ha innalzato l'età pensionabile.

Legge di Stabilità e riforma pensioni Renzi 2014: aggravio per i fondi pensione

Sul fronte pensioni e Legge di Stabilità le Casse previdenziali private dei professionisti si sono dette pronte a investire parte del loro monte risparmio in un fondo da 5 miliardi di euro a sostegno delle piccole e medie imprese (Pmi) e dell'economia reale. In cambio nella riforma fiscale del Governo Renzi si vedrebbero però alleggerire il prelievo fiscale dall'attuale 20 al 12,5%, prelievo fiscale che verrebbe armonizzato a quello del secondo pilastro, i cosiddetti fondi pensione, che invece vedrebbero un aggravio - contro cui hanno già fatto sentire la loro voce i sindacati Cgil e Cisl - con un prelievo fiscale che dovrebbe andare oltre l'attuale prelievo dell'11,5%.

Tra le misure previste nella Legge di Stabilità targata Renzi anche la misura del Tfr in busta paga, per rendere il Trattamento di fine rapporto disponibile direttamente nello stipendio; la proposta ha già avuto il via libera dalle banche che si impegnano a sostenere le imprese.

Riforma pensioni, Legge di Stabilità Renzi 2014, Damiano: 'Governo metta in soffitta rigore imposto dall'Unione Europea'

"Se la manovra vuole avere carattere espansivo e sociale - ha dichiarato in una nota il presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputai Cesare Damiano intervenendo su Legge di Stabilità, lavoro e riforma pensioni - dovrà contenere risorse aggiuntive per gli ammortizzatori sociali, uno sconto strutturale sul costo del lavoro a tempo indeterminato per le nuove assunzioni e non dimenticare il tema delle pensioni.

Introdurre un criterio flessibile di uscita dal lavoro a partire dai 62 anni - ha aggiunto Damiano che continua a incalzare il Governo Renzi sulla proposta di legge per la pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi per tutti i lavoratori - risolverebbe molti drammatici problemi sociali e, con il turnover, favorirebbe l'assunzione dei giovani".