"La Camera approva il Jobs Act. Più tutele, solidarietà e lavoro". Così il presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi ritwitta la notizia flash e il commento pubblicato su Twitter dal gruppo parlamentare del Partito democratico della Camera dei Deputati sull'approvazione del Jobs Act che adesso passerà all'esame del Senato della Repubblica.

Jobs act e riforma pensioni 2014-2015, sindacati divisi tra scioperi e confronti

Contro il Jobs act e per la riforma Pensioni 2015 è stato confermato dalla Uil di Carmelo Barbagallo e dalla Cgil di Susanna Camusso lo sciopero generale di venerdì 12 dicembre 2014.

Mentre oggi il leader della Fiom Maurizio Landini ha rilanciato: "Dopo l'approvazione del Jobs act lo sciopero generale non basta, bisogna andare oltre". Pronta allo sciopero generale di venerdì 5 dicembre anche l'Ugl di Paolo Capone. Più propensa al confronto la Cisl di Annamaria Furlan che fa scioperare gli impiegati pubblici e non aderisce allo sciopero generale, ma avverte il Governo Renzi sulla pensione anticipata: "Rimetta mano sulla riforma pensioni Fornero, serve più flessibilità in uscita dal lavoro" ha detto sulla stessa lunghezza d'onda del commissario straordinario dell'Inps Tiziano Treu e degli altri sindacati con cui la Cisl resta divisa sulle forme di mobilitazione. Su riforma del lavoro e riforma delle pensioni 2014-2015 resta diviso il Pd di Matteo Renzi che oggi ha visto mancare il voto di quaranta deputati dem sul Jobs act, ma non sembra profilarsi il rischio scissione o fuga dal Pd, la minoranza del partito è intenzionata a far valere le proprie ragioni a Palazzo Madama.

Riforma lavoro e pensioni, ok al Jobs act Camusso vs Renzi: sprezzante verso lavoratori

Dopo il via libera al Jobs act si fa sentire a Ballarò la voce della leader della Cgil Susanna Camusso, secondo la quale il presidente del Consiglio Matteo Renzi "ha acceso una grandissima speranza per il cambiamento e questo cambiamento - ha detto il segretario generale del sindacato rosso criticando Renzi su riforma lavoro e pensioni - non si declina mai".

Il premier Renzi "non ha voluto vedere - secondo la dirigente sindacale - il disagio del mondo del lavoro che è sceso molto civilmente in piazza per dire - ha ricordato - che bisognava cambiare politica, e lui - ha sottolineato Susanna Camusso riferendosi agli attacchi di Renzi ai sindacati - ha risposto in modo sprezzante".

Jobs act e riforma pensioni, Calderoli (Lega Nord): Renzi scricchiola, a casa subito

"Oggi la Camera - ha scritto su Facebook Roberto Calderoli, vice presidente del Senato ed esponente della Lega Nord - ha approvato il cosiddetto Jobs act, la legge sul lavoro con cui Renzi prende per i fondelli i lavoratori e il Paese, con soli 316 voti favorevoli ovvero un solo voto in più della metà degli aventi diritto al voto. A scricchiolare - secondo l'esponente della Lega Nord che propone con il referendum l'abolizione della riforma pensioni Fornero - non è più solo il Patto del Nazareno, ma anche la maggioranza di governo e Renzi stesso".

Jobs Act e riforma pensioni, Brunetta: Alfano e Cicchitto? Amici che sbagliano

"Il Nuovo centrodestra di Alfano e Cicchitto non ha alcuna confusione mentale sul Jobs act.

Ingoiano tutto pur di rimanere al governo. E la chiamano coerenza", ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati Renato Brunetta commentando il voto sul Jobs Act. "Ricordo agli amici Cicchitto e Alfano - ha proseguito Brunetta - che sono stati eletti sotto il simbolo 'Berlusconi presidente' e non 'Renzi presidente'. Amici che sbagliano".