Che la Legge di Stabilità siasbagliata e fatta in fretta è ormai un dato assodato visto che sitaglia e basta. La recessione continua da tre anni e finisce con ilprodurre un effetto inverso al Pil. Il calo di quest'ultimo preoccupatutte le parti sociali, dai pensionati in primis che rischianodi vedersi tagliati gli assegni ulteriormente dopo le recenti misureche inaspriscono la tassazione, passando per i sindacati e perl'Inps. Tiziano Treu, il Presidente dell'istituto di previdenzanazionale, ha inoltrato una lettera di sollecito ai Ministeridell'Economia e del Lavoro per aprire un tavolo di confronto atto atrovare soluzioni immediate.

La sterilizzazione

L'Istat ha calcolato il tasso dicapitalizzazione dei montanti contributivi fornendo un dato negativoprodotto dalla recessione. Il risultato è negativo per il -0,1927%,circostanza che rischia di erodere ulteriormente i portafogli deipensionati. Il mondo politico si è messo all'opera pertrovare i rimedi utili a contrastare questo fenomeno. C'è chi parladi trovare le coperture finanziarie e chi propone di effettuare unasterilizzazione di questo effetto riduttivo sugli assegnipensionistici. La Legge di Stabilità contiene già moltiemendamenti correttivi, a sorpresa sono in numero maggiore quelli delPd.

Gli emendamenti

Un emendamentoalla legge di stabilità che dovrà essere approvata entro l'annoarriva da Lello Di Gioia del Psi, nonché presidente di unacommissione bicamerale relativa alla vigilanza degli entiprevidenziali.

In essa si cerca di neutralizzare quegli effettinegativi che si riflettono sulle Pensioni a causa del tasso negativoscoperto dall'Istat. Il test di ammissibilità è atteso per questomartedì 11 novembre. L'orientamento della Ragioneria dello Statodepone a favore di un esito positivo dato che si ritiene possibileuna sterilizzazione che salvaguardi i montanti, come filtra in ambitoistituzionale.

Intanto viene difatto a congelarsi questo effetto del taglio prodotto dal tassonegativo stante la richiesta dell'Inps fatta ai ministeri di produrrechiarimenti in merito. Una prima ipotesi plausibile potrebbe esserel'annullamento dell'aumento di prelievo fiscale sui rendimenti deifondi pensione dall' 11,5% al 20%, come suggerito dalla Cgil.