Nuove proposte di riforma pensioni nel contesto della Legge di Stabilità 2015 da parte del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo mentre la Lega Nord di Matteo Salvini protesta contro il mancato accoglimento di alcuni emendamenti alla riforma del lavoro (Jobs act) del Governo Renzi.

Legge Stabilità, riforma pensioni 2014, emendamenti M5s: tagli pensioni alte e aumento pensioni minime

L'innalzamento delle Pensioni minime a 600 euro mensili e un tetto massimo alle pensioni erogate da gestioni previdenziali pubbliche sulla base del cosiddetto sistema retributivo.

Sono queste alcune delle proposte del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo presentate sotto forma di emendamenti al disegno di Legge di Stabilità 2015 al vaglio della Camera dei Deputati presieduta da Laura Boldrini. "Le pensioni ovvero i vitalizi erogati da gestioni previdenziali pubbliche in base al sistema retributivo - si legge in uno degli emendamenti dei parlamentari del Movimento 5 stelle alla Legge di Stabilità - non possono superare i 5.000 euro netti mensili. Sono fatti salvi - viene specificato nell'emendamento grillino contro le pensioni d'oro - soltanto le pensioni e i vitalizi corrisposti in base al cosiddetto sistema contributivo. Qualora la pensione sia cumulata con altri trattamenti pensionistici erogati da gestioni previdenziali pubbliche in base al sistema retributivo - prevede l'emendamento M5S alla manovra economica e finanziaria - l'ammontare onnicomprensivo non può superare gli 8.000 euro netti mensili".

"Ai soggetti titolari di unico trattamento pensionistico o di più trattamenti pensionistici la cui somma degli importi percepiti, a prescindere dal requisito anagrafico, non superi la soglia di seicento euro - si legge nel secondo emendamento che prevede l'aumento delle pensioni minime a 600 euro al mese - viene comunque corrisposto un rateo integrato nella misura minima di 600 euro per dodici mensilità".

Jobs act e riforma pensioni 2014, esodati, Lega Nord: ricorreremo contro bocciatura emendamenti

"La commissione Lavoro della Camera dei Deputati (presieduta dal deputato del Pd Cesare Damiano, nda) ha dichiarato inammissibili - ha dichiarato in un comunicato stampa il capogruppo della Lega Nord in commissione Lavoro Emanuele Prataviera - alcuni nostri emendamenti al Jobs Act in cui chiedevamo l`abolizione della pensioni d`oro e la tutela degli esodati.

La Lega Nord - ha proseguito il parlamentare leghista intervenendo sul Jobs act e sulla riforma pensioni - ricorrerà contro questo provvedimento e in ogni caso chiederemo agli altri gruppi il voto unanime per approvare comunque degli emendamenti di assoluto buon senso che vanno - ha sottolineato il capogruppo leghista in commissione Lavoro a Montecitorio - contro gli sprechi e i privilegi e a favore di una categoria abbandonata dagli ultimi governi".

Jobs act e riforma pensioni 2014, sciopero generale Cgil venerdì 5 dicembre: in piazza anche Rifondazione comunista

Intanto proseguono le proteste contro la riforma del lavoro (Jobs act) del Governo Renzi e per chiedere le modifiche alla riforma pensioni Fornero.

Proclamato per il 5 dicembre prossimo lo sciopero generale della Cgil di Susanna Camusso, al momento non c'è unità tra i sindacati, ognuno va per la propria strada. Oggi in piazza a Milano la Fiom Cgil di Maurizio Landini . "La lotta, così ampia, partecipata e trasversale - ha dichiarato Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista - deve continuare. Da oggi allo sciopero generale del 5 dicembre - ha aggiunto - facciamo crescere la piazza e le mobilitazioni ".