Mancano pochissimi giorni per scegliere se andare in pensione anticipata. Un vantaggio che spetta a tutte le lavoratrici donne dipendenti che hanno raggiunto il requisito minimo per utilizzare 'l'opzione per il contributivo', introdotta dalla riforma Maroni (Lega nord) del 2004. La scadenza per accedere a questa opportunità è il 30 novembre 2014, termine ultimo per esercitare il diritto di anticipare la pensione optando per il calcolo interamente con la regola contributiva. Tale vantaggio sarebbe dovuto scadere il 31 dicembre 2015 ma l'INPS ha deciso di anticipare il termine ultimo per via di alcuni tecnicismi temporali legati alla maturazione della decorrenza della pensione.

Per le donne che invece lavorano nel pubblico, la scadenza è stata impostata al 30 dicembre 2014. Tale opportunità potrebbe aprire la strada a diverse proposte nell'ambito della previdenza e della riforma Pensioni che attualmente il governo renzi non ha voluto inserire nella nuova legge di stabilità. I pensionati e i lavoratori privati dipendenti e pubblici, sono infatti le due categorie che più stanno subendo le operazioni svolte dall'esecutivo. Non si hanno ancora notizie se questa opzione donna possa essere rinnovata anche per il futuro. Quello che attualmente si conosce, è che si sta calcolando se possano essere presenti ulteriori coperture finanziarie per i prossimi quattro anni, anche perché le potenziali beneficiarie che rimarrebbero fuori, sarebbero circa 6000 donne.

Ragion per cui è necessario accedere almeno ad una delle seguenti imperdibili opportunità:

  • 31 maggio 2014 per le lavoratrici autonome (scaduta);
  • 30 novembre 2014 per le dipendenti che lavorano nel privato;
  • 30 dicembre 2014 per le dipendenti che lavorano nel pubblico.
Quel che è certo, è che si continua a chiedere più flessibilità in uscita, anche per gli uomini, ma il governo Renzi continua a non voler sentire le richieste dei cittadini che oramai sono stanchi e completamente demotivati per l'attuale situazione che stanno vivendo.