Vivo più che mai il dibattito in Parlamento su temi che hanno catalizzato anche l'attenzione dell'opinione pubblica, tra questi certamente la pensione anticipata senza penalizzazioni, la Quota 100 di Damiano e la proroga dell'opzione donna: quali le novità?

Pensione anticipata senza penalizzazioni: l'intervento della Gnecchi (Pd)

L'onorevole Maria Luisa Gnecchi del Pd non ha alcun dubbio, è assolutamente necessario risolvere il problema delle penalizzazioni per tutti coloro che non arrivano a 62 anni e vogliano usufruire della pensione anticipata.

L'onorevole ha, infatti, proposto un'interrogazione formale al Governo, con l'obiettivo di eliminare il sistema troppo penalizzante dei disincentivi previsti per coloro che accedono alla pensione anticipata non avendo ancora perfezionato i 62 anni d'età. Secondo la Gnecchi, il quadro normativo attuale penalizza eccessivamente differenti categorie di lavoratori: pensiamo ai lavoratori precoci, ai lavoratori che hanno sempre svolto mansioni usuranti o che sono stati esposti per periodi prolungati all'amianto. Ricordiamo che la decurtazione prevista andrebbe paradossalmente proprio a ridurre l'assegno pensionistico di quei lavoratori sopracitati che, in virtù della loro particolare condizione lavorativa sono stati, invece, riconosciuti meritevoli di apposite disposizioni di tutela.

La proposta di una pensione anticipata senza penalizzazione andrebbe a risolvere questo nodo spinoso del comparto previdenziale. Novità dunque all'orizzonte per le Pensioni di precoci, usuranti e per i lavoratori che sono astati esposti all'amianto?

Pensione anticipata Quota 100: Damiano rilancia

Molti esponenti politici si sono già detti favorevoli ad un riassetto previdenziale che abbia al suo interno misure a favore della flessibilità in uscita.

 Cesare Damiano è tornato, visto il nulla di fatto in Legge di Stabilità, a richiamare l'attenzione del Governo. Il Presidente della Commissione Lavoro ha riproposto la Quota 100, ossia un meccanismo che consentirebbe a tutti i lavoratori che raggiungono la soglia 100, sommando l'età anagrafica e quella contributiva, di poter accedere alla pensione anticipata.

L'ipotesi era già stata esposta in passato da altri esponenti politici, ma non aveva avuto seguito; ora Damiano ritiene che la Quota 100 possa essere la soluzione più adatta, visto il contesto di scarse risorse economiche. L'idea consentirebbe, se attuata, a diversi lavoratori di poter accedere alle pensione, come ad es: a coloro che hanno 62 anni d'età e 38 di contributi, o ancora a coloro che hanno 63 anni d'età e 37 di contributi e via discorrendo. Sarà questa la novità in tema di pensione anticipata per il 2015?

Opzione donna: arriva la Class Action

Il Comitato Opzione donna ha promosso una Class action contro l'Inps, le donne hanno dunque dichiarato guerra aperta alla circolare 35/2012, che ha modificato i termini di scadenza sanciti dalla Legge 243/2004.

La Legge Maroni del 2004, ricordiamo, consentiva alle donne di andare in pensione anticipata con il metodo contributivo, grazie all'opzione donna, che permetteva, appunto, alle lavoratrici di poter accedere alla pensione a 57 anni se dipendenti e a 58 se autonome, avendo maturato 35 anni di contributi. La circolare Inps ha escluso, restringendo i termini di scadenza, dalla pensione anticipata, tutte quelle donne che raggiungono i requisiti in questo anno solare. Il Comitato chiede che venga estesa a tutto il 2015 la possibilità di poter fruire dell'opzione donna.