Sembra avviarsi ad essere una mezza vittoria quella dei lavoratori disagiati che si attendevano delle risposte concrete ai propri problemi con l'approvazione della legge di stabilità 2015. Di fatto, i giochi si sarebbero ormai chiusi e se non ci saranno dei dietrofront eclatanti è possibile fare il punto della situazione su quella che sarà la situazione dei lavoratori rimasti coinvolti in alcuni meccanismi peggiorativi della legge 114/2011. Ad aver ottenuto una larga salvaguardia sarebbero stati prima di tutto i lavoratori esodati, poiché la loro situazione è stata considerata a maggiore rischio sociale.

Si tratta di persone che hanno perso il proprio reddito da lavoro e che, al contempo, sono stati tagliati fuori anche dal pensionamento. Il problema si è creato con tutta evidenza a causa dell'irrigidimento dei requisiti di accesso all'Inps; con la sesta salvaguardia proprio l'istituto di previdenza italiano ha sottolineato la soluzione complessiva del problema, nonostante dai comitati territoriali siano arrivate alcune smentite. Nel frattempo l'Inps ha diramato le procedure necessarie per accedere alla sanatoria prevista dalla legge 147/2014, ovvero predisposto i modelli per cominciare a compilare la richiesta di pensionamento.

Lavoratori precoci: previsto lo scivolo di pensionamento, ma i requisiti per molti sono troppo stringenti

Novità positive anche per i lavoratori precoci, che secondo alcune indiscrezioni iniziali non avrebbero dovuto vedere alcun intervento diretto all'interno della legge di stabilità 2015.

Lo stanziamento di fondi sarebbe infine arrivato, anche se le ristrettezze di bilancio hanno dovuto delimitare il perimetro della sanatoria con regole piuttosto stringenti. Potranno accedere all'Inps i lavoratori precoci che al compimento dei 62 anni di età avranno raggiunto i seguenti requisiti:

  • per gli uomini 42 anni e 6 mesi di contribuzione;
  • per le donne 41 anni e 6 mesi di versamenti Inps;

Resta implicito che l'emendamento in questione ha creato qualche malumore in coloro che si sono visti tagliare fuori dal pensionamento a causa dei vincoli, seppure per una differenza minima.

Lavoratori disagiati, persone che hanno svolto lavori usuranti, Quota 96 e disoccupati: tutto rimandato ad inizio 2015?

Per tutti gli altri lavoratori disagiati, la possibile soluzione previdenziale non arriverà con la legge di stabilità e probabilmente nemmeno entro la fine dell'anno. Stiamo parlando di una platea ancora ampia, formata dai lavoratori esodati e precoci rimasti esclusi da vincoli di salvaguardia, ma anche da chi ha svolto lavori usuranti, dai quota 96 della scuola e da coloro che sono rimasti disoccupati con parecchi anni sulle spalle, in un momento nel quale sembra impossibile tanto trovare un nuovo impiego quanto accedere alle tutele previdenziali dell'Inps.

La speranza adesso è che si diano seguito alle parole del Neo Commissario Inps Tiziano Treu, che negli scorsi giorni ha invitato il Governo Renzi a trovare una soluzione per tutti questi soggetti nel breve termine, magari già ad inizio 2015. 

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