Nuovo colpo di scena sul capitolo della previdenza e dei lavoratori disagiati: dopo che tutto sembra destinato a restare bloccato fino alla fine del 2014, è intervenuto sulla vicenda il Neo Commissario dell'Inps Tiziano Treu, richiamando il Governo Renzi ad un'azione di salvaguardia da attuare nel 2015. Il riferimento del nuovo Presidente posto al comando dell'istituto previdenziale italiano è ovviamente ai tanti casi di disagio che si sono venuti a creare nel mondo del lavoro in seguito alla repentina approvazione della legge 114/2011, conosciuta anche come la Riforma Fornero.

Nella pratica stiamo parlando di lavoratori esodati, rimasti di colpo senza reddito da lavoro e senza pensione. Ma rientrano nella categoria dei disagiati anche i preococi, coloro che hanno svolto lavori usuranti, i quota 96 della scuola e più in generale tutti coloro che rimasti disoccupati, sono ancora molto lontani dal maturate l'età utile per accedere all'Inps.

L'appello del Neo Commissario Tiziano Treu per rimediare alla rigidità del sistema

È chiaro che una simile rigidità nell'accesso alle tutele previdenziali non può che creare effetti distorsivi sul mercato del lavoro; anche perché il prolungamento della permanenza nella vita attiva condiziona indirettamente anche l'accesso al lavoro per le generazioni più giovani; un fenomeno che si evidenzia nelle percentuali a doppia cifra che caratterizzano l'attuale disoccupazione giovanile.Tanto che lo stesso Treu ha chiesto al Governo di dare un "segnale al Paese", mettendosi lui per primo in gioco: "posso rinunciare al compenso".

Però chiede all'esecutivo di dare finalmente "qualche forma di flessibilità" ai tanti lavoratori attualmente bloccati tra le maglie della Riforma Fornero. 

Mini Pensioni o Quota 100, purché si decida nel 2015

Treu non pone obblighi e non fa riferimento ad un sistema specifico di salvaguardia piuttosto che ad un altro, purché si decida finalmente per una soluzione definitiva sulla questione.

"Ci sono varie opzioni" afferma "anche per far pagare un po' l'uno e un po' l'altro". È chiaro però che l'orizzonte temporale per una sanatoria si estende ulteriormente, visto che la legge di stabilità in approvazione entro la fine dell'anno è ormai stata strutturata seguendo le esigenze di bilancio, pertanto è quasi impossibile che si possano trovare le risorse necessarie per intervenire nel breve.

Tra le misure attualmente allo studio di Giuliano Poletti (Ministro del Lavoro) vi sarebbero le mini pensioni e la quota 100 di Cesare Damiano (Presidente della Commissione Lavoro alla Camera). Le prime si potrebbero realizzare attraverso un prestito pensionistico dell'Inps, che anticiperebbe i contributi ai lavoratori chiedendone la restituzione per mezzo di un addebito sulla rendita erogata mensilmente. La quota 100 si realizzerebbe invece attraverso la sommatoria dell'età anagrafica con gli anni di contribuzione: si potrebbe così ottenere il pensionamento, ad esempio, con 60 anni di età più 40 anni di contribuzione. E voi, cosa pensate delle recenti affermazioni fatte da Treu? Come sempre, restiamo a disposizione con i commenti del sito per dare voce alle vostre opinioni. Se invece desiderate restare aggiornati, potete utilizzare il pulsante "segui" disponibile in alto, sotto al titolo.