Non si esaurisce il dibattito in tema di pensioni lavoratori precoci e previdenza: al di là delle ipotesi connesse al riassetto di pensione anticipata e prepensionamento con la configurazione di Quota 100 a rimanere comunque lo scenario più probabile, c'è da segnalare l'avvio della discussione sull'emendamento presentato in Legge di Stabilità e relativo alla cosiddetta sterilizzazione delle penalizzazioni limitatamente ai lavoratori precoci che 'maturino il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017'. L'esame del provvedimento a firma Damiano e Gnecchi è iniziato nella giornata di ieri ma per avere a disposizione i primi risultati bisognerà attendere la prossima settimana: chi segue il caso Pensioni lavoratori precoci ricorderà perfettamente come il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano avesse già presentato un emendamento simile agganciandolo alla riforma della PA di agosto, una mossa che fu resa vana dal parere della Ragioneria di Stato che all'ultimo momento bloccò quasi tutte le misure previdenziali oggetto di discussione fino a quel momento.

Tralasciando l'emendamento Damiano la situazione connessa al caso pensioni lavoratori precoci appare francamente bloccata: la categoria continua ad essere interessata indirettamente da alcune ipotetiche misure collegate a prepensionamento e pensione anticipata, con il clima rovente di questi giorni che certo non favorisce lo sviluppo di un dibattito armonico ed articolato.

Pensioni lavoratori precoci: prepensionamento, emendamento Legge di Stabilità e Quota 100 - Decisiva la volontà del governo

Come accennato in apertura, il caso pensioni lavoratori precoci potrebbe presto essere interessato da alcune significative novità: è infatti in corso un dibattito sull'emendamento presentato da Damiano e Gnecchi che prevede come 'le disposizioni di cui all'articolo 24, comma 10, terzo e quarto periodo, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214, in materia di riduzione percentuale dei trattamenti pensionistici, non trovino applicazione limitatamente ai soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017'. L'obiettivo è quello di limitare le penalizzazioni e dunque le decurtazioni sugli assegni previdenziali per i lavoratori precoci che matureranno i requisiti necessari per l'uscita dal lavoro entro una certa soglia temporale (in buona sostanza si richiede la sterilizzazione delle penalizzazioni per i lavoratori precoci sino al 2017), ma com'è logico immaginare allo stato attuale risulta difficile che l'emendamento possa essere accolto. I fondi sono estremamente ridotti con il governo Renzi ad aver già abbondantemente dimostrato di voler dirottare altrove i pochi a disposizione: staremo comunque a vedere, vi terremo aggiornati.



La via di risoluzione più probabile per quanto concerne il caso pensioni lavoratori precoci conduce sempre ad una riforma di pensione anticipata e prepensionamento: la configurazione di Quota 100 rimane la più probabile, con Cesare Damiano che continua a spingere perché l'accesso al prepensionamento venga ad essere subordinato al raggiungimento di una soglia, per l'appunto la Quota 100, che scaturisca dalla somma tra età anagrafica e età contributiva. Il vantaggio di questa misura è l'elevata flessibilità, con il pull di possibili combinazioni che almeno sulla carta dovrebbe essere composto in autonomia dagli stessi lavoratori (62 più 38 o 63 più 37 per fare qualche esempio). Stiamo lanciando diversi sondaggi sull'argomento e vorremmo coinvolgere anche Voi nella nostra analisi: sareste favorevoli all'istituzione di Quota 100? Credete che l'emendamento Gnecchi-Damiano possa effettivamente essere accolto? Dateci un giudizio commentando il pezzo qui sotto! Se desiderate continuare a rimanere aggiornati sul caso pensioni lavoratori precoci vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' poco sotto il titolo del pezzo.