Giungono purtroppo cattive notizie in merito al caso pensioni Quota 96 Scuola: la Commissione Bilancio ha infatti bocciato i due emendamenti presentati dai deputati Pannarale e Di Salvo che chiedevano un pensionamento per gli stessi Quota 96 della Scuola che risultasse effettivo a partire dalla prima finestra utile (settembre 2015). La Legge di Stabilità può dunque essere catalogata come l'ennesimo buco nell'acqua, con il governo Renzi che non si è dimostrato in grado di emendare l'errore commesso da un ministro della Repubblica Italiana: d'ora in avanti ciascun membro dello stesso governo Renzi dovrà stare molto attento ad adoprare termini o espressioni quali 'giustizia sociale' o 'equità', dato lo scandaloso epilogo di una vicenda, quella connessa al caso Pensioni Quota 96 Scuola, che è stata valutata da Governo, Commissione Bilancio e Ragioneria di Stato con due pesi e due misure.

Di provvedimenti non totalmente virtuosi dal punto di visto economico ne stati approvati una valanga, ma sul caso pensioni Quota 96 Scuola il governo Renzi ha adottato una 'rigidità' che stona con un simile contesto. A pesare è stata senz'altro una volontà politica ben definita che da sempre punta ad un riassorbimento naturale della categoria tra riforma Fornero, Legge 104 e maturazione dei requisiti vigenti. Poco importa se di mezzo ci sia un diritto leso.

Pensioni Quota 96 Scuola, emendamenti Legge di Stabilità bocciati: dal governo Renzi due pesi e due misure?

Eppure la storia questa volta poteva essere diversa: gli emendamenti relativi al caso pensioni Quota 96 Scuola presentati alla Legge di Stabilità erano tre in tutto, e dopo la bocciatura del primo (giunta la scorsa settimana) il Vice ministro Morando aveva tranquillizzato i Quota 96 della Scuola sostenendo che i restanti due provvedimenti sarebbero stati oggetto di un'attenta e particolare valutazione. 'Valuteremo se allocare o meno risorse sul caso pensioni Quota 96 Scuola' aveva sottolineato Morando, mostrando comunque un cauto ottimismo che alla prova dei fatti si è rivelato l'ennesima presa in giro. Un punto quest'ultimo sul quale si è fatta sentire anche Marzana del M5S, seconda la quale il governo Renzi avrebbe illuso la categoria salvo non fare nulla per risolverne la vertenza. E adesso? Dal governo arrivano le solite giustificazioni: la mancanza di fondi ha impedito che il caso pensioni Quota 96 Scuola potesse essere risolto in Legge di Stabilità, sarà dunque la Buona Scuola - sostengono sempre da Palazzo Chigi - ad occuparsi della faccenda. La realtà però a questo punto appare ben diversa: l'idea è infatti quella di non fare assolutamente nulla attendendo che il sistema previdenziale assorba piano piano tutti i membri della categoria. L'unica cosa positiva è che la Legge Fornero (origine e causa del caso pensioni Quota 96 Scuola) esce ridimensionata da questa Legge di Stabilità, con la Commissione Bilancio ad aver approvato l'emendamento Gnecchi-Damiano che agisce per l'appunto sulle penalizzazioni introdotte dalla stessa riforma dell'ex ministro. Nel caso dovessero esserci nuovi sviluppi provvederemo a comunicarveli: se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' poco sotto il titolo dell'articolo.