Giungono importantissime novità in merito alla riforma delle pensioni 2014-2015: la Cassazione ha infatti dato il proprio ok al referendum abrogativo promosso dalla Lega Nord che mira a sopprimere la Legge Fornero, con ciò aprendo la strada a scenari che sino a qualche settimana fa erano inimmaginabili; il si della Cassazione era comunque il primo di due fondamentali step, con il secondo che si terrà in primavera, quando a giudicare la fattibilità o meno del referendum abrogativo contro la Legge Fornero ci sarà la Corte Costituzionale. Se anche in quell’occasione dovesse arrivare il si, l’abrogazione di una delle riforme più controverse dell’ultimo ventennio potrebbe davvero divenire realtà.

Restando sempre a previdenza e riforma Pensioni 2014-2015 ma spostandoci sull’attuale dibattito, l’ipotesi al momento più discussa rimane quella attinente alla configurazione di Quota 100: partorita da Cesare Damiano, la misura sembra incontrare il favore della stragrande maggioranza degli attori politici, con il solo ed unico problema costituito dalla sostenibilità economica del provvedimento.

Riforma pensioni 2014-2015, Cassazione dice si al referendum abrogativo contro la Legge Fornero: ‘Raggiunta quota 500mila firme’

Come accennato in apertura, giungono importanti novità in tema di riforma pensioni 2014-2015 e previdenza; nella giornata di ieri la Cassazione ha infatti detto si al referendum abrogativo promosso dalla Lega Nord contro la Legge Fornero, un traguardo importante ma non ancora decisivo: ‘La Cassazione ha certificato che quota 500mila firme è stata raggiunta, ora manca l’ultimo passaggio, l’ok della Corte Costituzionale. Se a Roma non ci faranno scherzi, in primavera si cancella la Fornero’ ha trionfalmente dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini. Certo il passaggio della Consulta è di quelli delicati: inutile sottolineare il carico di polemiche e dibattiti che la Legge Fornero si porta dietro da anni, un eventuale si con conseguente abrogazione aprirebbe dunque a nuovi scenari per tutte le categorie ‘falcidiate’ (precoci, esodati e Quota 96 su tutti) da quella che allo stato attuale è la normativa di sistema del comparto previdenziale italiano. La Lega Nord ha in particolare costruito la propria crociata sull’innalzamento dell’età pensionabile, prevista dalla stessa Legge Fornero a 67 anni, e sul nodo esodati, categoria generata in pratica dalla stessa legge dell’ex ministro del lavoro. La Lega potrebbe insomma aver contribuito in modo decisivo alla costituzione di una futura riforma delle pensioni 2014-2015, ma ad oggi è troppo presto per tratteggiare scenari definitivi.

Riforma pensioni 2014-2015, Quota 100 l’ipotesi più probabile

Venendo al dibattito che si sta attualmente sviluppando riguardo a previdenza e riforma pensioni 2014-2015, l’ipotesi più discussa riguarda certamente la configurazione di Quota 100 come somma tra età anagrafica ed età contributiva: ideata dal presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, si tratterebbe di una misura flessibile con le due mini-quote da doversi comporre in autonomia (62 anni di età più 38 di contributi o 63 più 37), tutto sta a definire le risorse economiche necessarie ad implementarla. Vi terremo aggiornati ma adesso vorremmo tornare al cuore del nostro ragionamento chiedendovi un parere sulla Legge Fornero: immaginate che la Consulta dia il proprio si e che dobbiate di conseguenza esprimervi, sareste favorevoli all’abrogazione oppure contrari? Dateci un giudizio commentando l’articolo qui sotto! Se desiderate continuare a rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ poco sotto il titolo del pezzo.