Non accenna a placarsi lo scontro tra la Cgil di Susanna Camusso e il Governo Renzi, segno anche del malessere che serpeggia a sinistra e all'interno del Pd sul grandi questioni come il Jobs act, gli ammortizzatori sociali e l'articolo 18 sul fronte del lavoro, ma anche la riduzione dell'età pensionabile, l'introduzione di più flessibilità in uscita e quindi di nuove forme di pensione anticipata sul fronte della riforma pensioni. Tutte questioni che hanno spinto la Cgil, dopo la mobilitazione del 25 ottobre scorso che ha spaccato il Pd di Renzi, a proclamare lo sciopero generale insieme alla Uil di Carmelo Barbagallo per venerdì 12 dicembre 2014, mentre venerdì 5 dicembre è in programma lo sciopero generale dell'Ugl e l'1 dicembre lo sciopero degli impiegati pubblici proclamato dalla Cisl.

Riforma pensioni e Jobs act, Camusso a Renzi: 'Cgil come Lega? Basta insulti'

Ad attaccare il sindacato rosso è stato il premier Matteo Renzi che ha paragonato la Cgil di Susanna Camusso alla Lega Nord di Matteo Salvini. "La Cgil come la Lega? L'ho sempre considerata - ha replicato la leader della Cgil - una cosa insultante per i nostri iscritti, per le nostre battaglie, per la nostra quotidiana attività - ha sottolineato la dirigente sindacale - di unificazione del mondo del lavoro". Mondo del lavoro "che, invece, le scelte del Governo Renzi - secondo il segretario generale della Cgil Susanna Camusso - vogliono continuare a dividere".

Riforma pensioni e lavoro, Barbagallo (Uil): 'Governo Renzi si ravveda, sta sbagliando tutto'

Confermato anche da parte dell'Uil lo sciopero generale per venerdì 12 dicembre.

"Mi auguro sempre - ha detto il leader della Uil, Carmelo Barbagallo - che il Governo Renzi si ravveda e intraprenda un percorso di confronto che ascolti - ha sottolineato il dirigente sindacale - i rappresentanti dei lavoratori, dei pensionati, dei più deboli del Paese. Senza corpi intermedi la tensione che sta salendo nel Paese - ha avvertito il segretario generale dell'Uil confermando lo sciopero generale visto che non ci sono stati passi indietro del Governo Renzi - non preannuncia niente di buono".

Riforma Pa, pensioni, lavoro, Furlan (Cisl): 'No sciopero generale, ma non rinunciamo a mobilitazione'

No allo sciopero generale con Cgil e Uil, sì allo sciopero degli impiegati pubblici previsto per il primo dicembre 2014. L'indomani, il 2 dicembre, manifestazione alla Leopolda di Firenze. Poi altre due giornate di mobilitazione.

Poi a gennaio del 2015 la proposta definitiva per la riforma Pensioni e la riforma fiscale. E' questa la road map della Cisl nei prossimi giorni e nei prossimi mesi. Ad annunciarla il segretario generale Annamaria Furlan: "No allo sciopero generale, ma non rinunciamo alla mobilitazione", ha ribadito. "Le nostre saranno iniziative di protesta e di proposte - ha spiegato in una nota la leader della Cisl - noi sosteniamo lo sciopero delle categorie del pubblico impiego della Cisl su un obiettivo preciso - ha sottolineato - come il rinnovo del contratto scaduto da 6 anni. Con le nostre iniziative - ha aggiunto la dirigente sindacale cislina - vogliamo canalizzare la protesta in maniera costruttiva e rilanciare la nostra idea forte di un patto sociale tra tutte le forze responsabili per fare uscire il Paese dalla crisi.

Per questo - ha proseguito - alla nostra Leopolda non ci saranno né finanzieri né politici". Alla Leopolda della Cisl ci saranno "soltanto delegati dei posti di lavoro che si confronteranno sul Jobs act, sulla riforma delle pensioni e sulle modifiche necessarie alla legge di stabilità 2015".