Nella notte (tra venerdì 19 e sabato 20 dicembre) il Senato della Repubblica ha dato il via libera alla fiducia posta dal Governo Renzi sul maxiemendamento alla legge di Stabilità 2015 che tra le novità prevede nuove misure welfare, lavoro, imprese e fisco e contempla anche interventi di modifica alla riforma Pensioni Fornero in merito ai tetti sulle pensioni d'oro e alle penalizzazione sulla pensione anticipata e interviene su Irpef, Irap e Tfr.

Legge di Stabilità 2015, novità del Governo Renzi: via libera al Senato tra scontri e polemiche

La manovra economica e finanziaria del 2015 è stata approvata - tra scontri, proteste e polemiche che hanno animato la seduta notturna presieduta dal presidente Pietro Grasso - con 162 voti favorevoli, 37 contrati e nessuna astensione.

La lunga maratona parlamentare a Palazzo Madama ha visto poi l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri presieduto dal presidente Matteo Renzi alla nota di variazione al bilancio. La legge di Stabilità 2015 torna da oggi alla Camera dei Deputati presieduta da Laura Boldrini per l'esame in seconda lettura e quindi l'approvazione definitiva. In aula a Palazzo Madama - subito dopo la seduta notturna che ha dato l'ok al ddl Stabilità conclusasi poco prima delle ore 8 di stamane (sabato 20 dicembre 2014) - è stato intanto incardinato il disegno di legge per la nuova legge elettorale Italicum dietro il quale c'è l'accordo tra il premier e segretario del Pd Matteo Renzi e l'ex premier e attuale presidente di Forza Italia Silvio Berluconi (il cosiddetto Patto del Nazareno per le riforme).

Anche l'accordo sulla nuova legge elettorale è messo comunque a rischio dalle divisioni nella maggioranza e nel Partito democratico che resta spaccato anche su riforma del lavoro (Jobs act) e riforma pensioni, così come su riforma della giustizia, amnistia e indulto 2015.

Legge Stabilità e Jobs Act, Furlan (Cisl): con bonus neo-assunti meglio contratti stabili

"Con i bonus per i neo-assunti i contratti a tempo indeterminato tornano ad essere più convenienti per le imprese", ha dichiarato il segretario confederale della Cisl Gigi Petteni, responsabile del mercato del Lavoro, presentando uno studio del sindacato sul Jobs act.

"Con i bonus per i neo assunti previsti dalla legge di Stabilità 2015 per una retribuzione pari a 26.000 euro - ha aggiunto il sindacalista - i rapporti di lavoro stabile costano all'impresa 5.000 euro per anno, meno - ha proseguito - di un corrispondente contratto parasubordinato; cifra - ha sottolineato il dirigente sindacale - che diventa di 8.000 euro per i rapporti a tempo determinato.

Riforma del lavoro, Cgia di Mestre: per 2014 boom mini-jobs per oltre 71 milioni di ore

E mentre il Senato vara la legge di Stabilità in seconda lettura, prosegue il confronto politico, sindacale ed economico sui decreti attuatici della riforma del lavoro (Jobs act) e sulla riforma pensioni 2015 con la pensione anticipata nell'agenda del Governo Renzi. Nuovi dati e spunti di riflessione arrivano dalla Cgia di Mestre, secondo cui di mini-jobs, cioè i lavori a chiamata, nel 2014 ne sono stati messi in vendita per oltre 71.600.000 ore di lavoro. Mini-jobs che hanno interessato un milione di persone nei settori del commercio, ristorazione/turismo e servizi. Destinatari dell'offerta occupazionale sono stati pensionati casalinghe, badanti, disoccupati, studenti, e "dopolavoristi" che usufruiscono dei cosiddetti voucher.