Dopo l'ok in prima lettura dalla Camera dei Deputati presieduta da Laura Boldrini, è stata approvata questa notte (sabato 20 dicembre) dall'aula del Senato della Repubblica presieduta da Pietro Grasso la questione di fiducia posta dal Governo Renzi sulla legge di Stabilità 2015 che prevede anche le prime modifiche alla riforma delle Pensioni del Governo Monti in materia di pensioni d'oro e pensione anticipata e che interviene anche sulle tasse per i fondi pensione e le casse previdenziali.

Legge Stabilità 2015 e riforma delle pensioni: ok dal Senato alla manovra Renzi, ora torna alla Camera

Adesso, dopo il nuovo ok in seconda lettura a Palazzo Madama con 161 sì, 78 no e nessun astenuto, la manovra finanziaria ed economica del Governo Renzi tornerà all'esame di Montecitorio per la sua definitiva approvazione.

La questione di fiducia sul maxiemendamento dell'esecutivo al ddl Stabilità 2015 era stata annunciata ieri in aula al Senato, tra proteste e polemiche, dal ministro per le Riforme e i Rapporti del Parlamento Maria Elena Boschi (del Partito democratico). La votazione è avvenuta questa notte intorno alle cinque.

Legge Stabilità e riforma pensioni Renzi: le novità nella manovra economica e finanziaria 2015

La legge di Stabilità prevede, tra le altre misure, la conferma del bonus Irpef da 80 euro al mese per i lavoratori dipendenti che prendono meno di 1.500 euro mensili di stipendio (bonus che però non viene esteso ai pensionati come chiesto da sindacati, partiti e parlamentari); il bonus bebè per le neo mamme a partire dal primo gennaio 2015, gli sgravi sull'Irap alle imprese, Tfr in busta paga, nuove aliquote sulle tassazioni dei rendimenti dei fondi pensioni e delle casse previdenziali e le prime modifiche alla riforma pensioni Fornero che cancellano le penalità sulla pensione anticipata dei lavoratori precoci e introducono limiti alle pensioni d'oro degli alti dirigenti di Stato.

Legge Stabilità e riforma pensioni 2015, Renzi su Twitter dopo ok al Senato: #lavoltabuona

Soddisfatto per l'ok del Senato alla fiducia posta sulla legge di Stabilità 2015 il presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi. "Grazie a senatrici e senatori - ha scritto il premier questa mattina intorno alle 8 su Twitter - che su stabilità e legge elettorale hanno dato stanotte lezione di politica a ostruzionismi #lavoltabuona".

"Stabilità e riforme. Tutti insieme #italiariparte" è invece l'hashtag tweettato dal ministro Maria Elena Boschi: "Ringrazio per il lavoro di questa notte - ha sottolineato - Sergio Zavoli e tutti i senatori.

Legge Stabilità 2015, caos al Senato durante il voto: proteste contro il presidente Pietro Grasso

Clima incandescente nell'aula di Palazzo Madama e accuse al presidente Pietro Grasso durante la seduta.

"Signor presidente, è lei - ha detto il senatore Mario Ferrara, presidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà - che deve dire all'Aula cosa stiamo votando, non il governo. Siamo davanti a una procedura - ha sottolineato - che potrebbe costituire un precedente gravissimo". Critica anche la Lega Nord di Matteo Salvini. "Dopo oltre un giorno di ritardo del maxiemendamento - ha dichiarato in una nota stampa l'assessore all'economia, Bilancio e Semplificazione della Regione Lombardia, Massimo Garavaglia (Lega Nord) - si è arrivati all'ennesima fiducia. Fossimo in una situazione normale, cioè con un Parlamento normale gestito in maniera minimamente democratica, il governo - ha aggiunto il parlamentare leghista - sarebbe stato preso a pesci in faccia dal primo all' ultimo componente".