In questo articolo parliamo di Orario di Lavoro, in linea generale con dei punti che approfondiremo man mano nei prossimi articoli. Ai sensi della legge italiana per Orario di Lavoro si intende "qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell'esercizio della sua attività o delle sue funzioni" (d.lgs. 8 aprile 2003 n.66, art.1, comma 2, lett. a).

La Costituzione stabilisce nell'Art 4 che "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società", è l'art. 2107 cod. civ. che rimanda a leggi speciali e alla contrattazione collettiva in cui è stabilita la determinazione temporale della settimana lavorativa.

In caso di Lavoro Autonomo, è illegale che vi facciano svolgere prestazioni sottoposte a orario e subordinazione, in una sede fissa: per pretendere ciò devono assumervi con regolare contratto, e pagarvi il dovuto secondo la legge. Con il disegno di legge n. 1167-B del 2010 (poi legge 4 novembre 2010 n. 183) sono stati introdotti il concetto di orario medio, ossia il datore è obbligato a pagare una dovuta maggiorazione per lavoro straordinario e il concetto di pausa giornaliera.

Non esiste una nozione rigida di settimana lavorativa, l'ampiezza della settimana è disciplinata dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di categoria, il limite massimo della durata del lavoro giornaliero lo si deduce da quello settimanale e dalla definizione data dall'art. 7 che stabilisce che "il lavoratore ha diritto a undici ore di riposo consecutivo ogni 24 ore".

Per Orario normale va da intendersi il limite delle 40 ore settimanali, questa può variare fino alle 48 ore, ma al tempo stesso comprendono lo straordinario che vede una maggiorazione della retribuzione e che vi sia un orario inferiore nelle settimane successive o riposi compensativi (art. 17).

Se l'orario di lavoro supera le 6 ore il lavoratore ha diritto a una pausa tra l'inizio e la fine di ogni periodo giornaliero di lavoro ( non inferiore ai 10 minuti), e una pausa per la consumazione del pasto (mangiare davanti al computer ad esempio non è una pausa pranzo) ai fini del recupero delle energie psicofisiche e per attenuare il lavoro ripetitivo.

Inoltre, il testo unico sulla sicurezza sul lavoro stabilisce per tutti i lavoratori che operino a un terminale un intervallo di 15 minuti ogni 120 di "applicazione continua al videoterminale". Le violazioni in caso di mancata tutela della salute del lavoratore sono punite.

Infine, brevemente per quello che riguarda il Lavoro Straordinario, secondo l'art. 2108 comma 1 cod. civ., si dispone: "In caso di prolungamento dell'orario normale, il prestatore di lavoro deve essere compensato per le ore straordinarie con un aumento di retribuzione rispetto a quella dovuta per il lavoro ordinario".

Il Lavoro Straordinario deve essere quindi retribuito con una maggiorazione e può prevedere dei riposi supplementari.

Fate attenzione a cosa firmate, in particolare alle voci del vostro contratto o scrittura privata, imponetevi affinché sia dichiarato qual è il vostro orario lavorativo, in che modo deve essere retribuito lo straordinario e quali pause vi spettano. In caso di dubbi potete sempre rivolgervi al sindacato che preferite, meglio se del vostro settore.