Prosegue senza sosta il dibattito riferito a pensione anticipata 2015 e Legge di Stabilità: è ripreso nella giornata di ieri in Senato l’esame del testo della stessa Legge di Stabilità licenziato alla Camera, con il governo ad aver presentato oltre 90 emendamenti che andranno valutati ed esaminati prima della ratifica definitiva. Stando al piano di lavoro stilato dai vertici di Palazzo Madama, l’ok definitivo alla Legge di Stabilità non dovrebbe giungere oltre il 18-19 dicembre, il tutto per consentire di mettere un punto prima del tramonto del 2014 e permettere così l’entrata in vigore delle nuove norme contenute nel provvedimento legislativo con decorrenza a partire dal gennaio del 2015.

Dalla Legge di Stabilità non arriveranno novità sostanziali in merito a pensione anticipata 2015 e prepensionamento, ma la via sembra ormai tracciata: nel nuovo anno si lavorerà alla creazione di un sistema più flessibile e meno rigido improntato ad una sorta di patto di equità tra le generazioni. Come sottolineato da Gianni Pittella, presidente degli eurodeputati socialisti e democratici, si è ormai giunti ad un punto di svolta, con l’UE che continua ad insistere affinchè i paesi membri strutturino meccanismi di uscita dall’impiego più flessibili che diano ai lavoratori ampi margini di scelta su quando accedere a prepensionamento e pensione anticipata 2015. Anche l’Italia seguirà questa via come ribadito dal Premier Renzi.



Pensione anticipata 2015 e Legge di Stabilità, flessibilità e piano UE-Renzi: svolta in vista ma ci vorrà più concretezza

Presto governo e istituzioni scriveranno dunque la parola fine in merito alla Legge di Stabilità, il cui testo come sottolineato in apertura dovrebbe essere approvato al Senato nel giro di un paio di giorni. In rapida successione ci si concentrerà su pensione anticipata 2015 e previdenza, con ipotesi di riassetto e disegni riformisti che saranno improntati ed ispirati alla ricerca di una maggiore flessibilità di fondo. ‘Nell'ambito delle diverse riforme strutturali su cui Parlamento e Governo sono fortemente impegnati hanno un rilievo importante i temi del risparmio previdenziale e del sistema pensionistico - ha dichiarato al riguardo il Presidente del Senato Pietro Grasso - la riforma previdenziale dovrà conciliare la crescita economica con l'occupazione giovanile e con la ripartizione della ricchezza, garantendo adeguati sistemi di protezione sociale’. Favorevole ad una riforma che conduca a nuove forme di pensione anticipata 2015 anche Gianni Pittella, presidente degli eurodeputati socialisti e democratici, stando al quale sia l’UE che Renzi hanno le idee molto chiare per il futuro: ‘Riguardo a Pensioni, flessibilità e previdenza il prossimo Consiglio europeo sarà cruciale. Ha ragione Renzi a dire che siamo a un bivio decisivo. Serve una scelta chiara a favore della flessibilità. Ora ci aspettiamo una scelta sulla neutralizzazione dei contributi degli Stati membri al Piano, anche per quanto riguarda i cofinanziamenti’. La via maestra è dunque tracciata, ma servirà maggiore decisione soprattutto da parte dei membri del governo Renzi: non è certo possibile che a distanza di mesi dagli ultimi interventi ci si debba ancora interrogare su come funzionino esattamente l’APA, il prestito INPS o lo scivolo pensionistico ipotizzato dal ministro del lavoro Giuliano Poletti: le ipotesi di riforma più probabili per il riassetto di pensione anticipata 2015 e prepensionamento continuano ad essere l’istituzione di Quota 100 o la configurazione di una soglia di uscita fissata per tutti a 42 anni di contributi. L’auspicio è che si parta da qui per trovare soluzioni condivise ed intelligenti, che spazzino via i pasticci normativi degli ultimi decenni. Seguiremo i futuri sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ poco sopra il titolo del pezzo.