In merito alla riforma pensioni 2015 non si arrestano i dibattiti, le possibili strade da prendere e le tensioni legate alle divergenze d'opinione. Il Governo resta infatti spaccato sull'argomento. Matteo Salvini, ad esempio, seguìto da una corposa schiera di cittadini, chiede un referendum per abolire la tanto odiata legge Fornero. Di contro, il Governo Renzi tenta invece di tenere in piedi la stessa. Scelta Civica avrebbe indetto a tal riguardo una vera e propria campagna per difendere la suddetta legge Fornero, e Piercamillo Falasca si sarebbe espresso sulla questione asserendo che giocando sull'età pensionabile si manda l'Italia al collasso, e la si mette nelle condizioni di non poter più garantire Pensioni ai lavoratori più giovani.

Riforma pensioni 2015: lavoratori vs governo

La lotta resta comunque sostanzialmente tra lavoratori che auspicano ad un'abrogazione quanto più immediata della legge Fornero, e il Governo Renzi, che opta per una modifica della riforma pensioni senza però volerla abolire. Questo perché altrimenti perderebbe gli 80 miliardi di euro già stanziati fino al 2021. In definitiva, il tentativo dello Stato d'incontrare i lavoratori a metà strada consiste tutto in un programma di maggiore flessibilità in uscita. La possibilità di entrare in pensione qualche anno prima rispetto ai criteri attuali previsti dalla legge potrebbe forse placare qualche animo, ma rappresenta una vera soluzione?

Riforma pensioni 2015: pensioni anticipate e mini pensione

Sempre in tema di pensioni 2015, tra le opzioni valutate al momento dal Governo Renzi vi è inoltre la Mini pensione con prestito Inps.

La proposta prevede un salto pensionabile di 3 anni, ovvero la possibilità di ritirarsi da lavoro con 3 anni di anticipo percependo da subito una Mini pensione dell'importo di circa € 600 o 700, più un finanziamento erogato dall'Inps. Il prestito ricevuto va poi restituito per mezzo di trattenute mensili nel momento in cui si sarà nelle condizioni per entrare in pensione secondo la legge Fornero.

Altre proposte sono quella di Damiano, che prevede un'età pensionabile di 62 anni più 35 di contributi, la possibilità di ottenere la pensione anticipata accettando un assegno di importo inferiore, e quella di una pensione anticipata percependo una cifra calcolata esclusivamente col sistema contributivo. Intanto al momento sono solo ipotesi e non leggi in formula applicativa. Ci sarà il referendum, sì o no? Lo sapremo presto.