Nonostante siano stati esclusi dalla Legge di Stabilità peri Quota 96, ovvero i lavoratori appartenenti al comparto scuola, si attendonomolte novità per il prossimo anno. Sembra, infatti, che il Governo Renzi, stialavorando a ritmi serrati per risolvere il problema. La sua risoluzionepotrebbe essere contenuta nella nuova riforma “Buona Scuola”. Per i Quota 96, la novità sta nel fatto che il personale delcomparto scuola che dopo aver raggiunto i requisiti necessario, intende andarein pensione il prossimo primo settembre del 2015, dovrà fare domanda presso l’IstitutoNazionale di Previdenza Sociale, oltre alla domanda di cessazione dal servizioche dovrà essere presentata entro e non oltre il 15 gennaio 2015.

Da nondimenticare, che il diritto alla pensione per il 1° settembre 2015, è esteso a tutti coloro appartenenti alpersonale Ata e docenti che hanno maturato i requisiti per accedere allapensione di anzianità e di vecchiaia entro il 31 dicembre 2011 secondo le normepreviste dalla Riforma Fornero.

Inoltre, secondo la nota ministeriale 18851, nellacategoria, sono compresi anche tutto il personale della scuola che entro il 31dicembre 2015, richiedono la pensione anticipata, facendo fronte ai requisitianagrafici e contributivi richiesti dalle norme vigenti. Ovvero, maturando i 42 anni e 6 mesi di contributi se si tratta dilavoratore di sesso maschile e 41 anni e 6 mesi per le lavoratrici di sessofemminile attenendosi alla normativa ancora in vigore disciplinata dall’art.

24del decreto legge n.201 del 2011.

Infine, vi è anche il personale femminile che per ilpercepimento dell’assegno pensionistico opta per le regole del sistema contributivo,quindi, in poche parole sono quelle che usufruiscono della cosiddetta opzionedonna. Esse, per richiedere la pensione possono far valere un’età anagrafica noninferiore a 57 anni e 3 mesi assieme al versamento effettivo di 35 anni dicontributi maturati entro il 31 dicembre 2014.

Quindi, coloro che saranno prossimi al pensionamento, oltrea fare domanda di cessazione del lavoro, si dovranno impegnare a svolgeredomanda presso l’Inps, la quale dovrà confrontare i dati comunicati conapposita domanda, con tutta la documentazione contenuta nel fascicolo personalee che è depositato nell’ufficio scolastico competente territorialmente.