Riforma del lavoro Jobs act e riforma delle pensioni 2015 del Governo Renzi: prosegue senza sosta il dibattito politico e sindacale in vista del nuovo vertice di Palazzo Chigi per discutere dei decreti attuativi della legge delega sul lavoro e dell'introduzione di nuove forme di flessibilità per la pensione anticipata. Ecco le ultime dichiarazioni di Susanna Camusso e Annamaria Furlan, leader di Cgil e Cisl, i due principali sindacati italiani.

Jobs Act, Cgil: contratto a monetizzazione crescente altro che tutele

Il Jobs Act Renzi e Poletti "apre al contratto a monetizzazione crescente, non a tutele crescenti".

Lo ha dichiarato la leader della Cgil Susanna Camusso intervenendo sulla riforma del lavoro e i decreti attuativi nel corso di una manifestazione per abrogare il pareggio di bilancio in Costituzione. "Come ha detto il premier Renzi - ha affermato il segretario generale della Cgil intervenendo sul Jobs act - sotto l'albero di Natale avremo i primi decreti non andranno bene, anzi - ha sottolineato la Camusso - andranno malissimo. L'unico messaggio serio che possiamo dare - ha detto la dirigente sindacale in vista del nuovo vertice a Palazzo Chigi di venerdì 19 dicembre - è che continueremo l'iniziativa di mobilitazione. Nessuno può dire - ha sottolineato la leader del sindacato rosso - che la partita è chiusa".

Nel contesto della riforma Pensioni 2015 la proposti di maggiore flessibilità in uscita della Cgil è quella contenuta in un ddl della minoranza Pd, a prima firma Cesare Damiano, caldeggiato in questi giorni dallo stesso presidente della commissione Lavoro di Montecitorio. Il disegno di legge dem per la pensione anticipata prevede il pensionamento a 62 anni di età con 35 anni di contributi; nuove forme di flessibilità in uscita senza penalizzazioni così come previsto per gli impiegati e i dirigenti pubblici dalla riforma Pa e pensioni del ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia.

La stessa proposta di prepensionamento è stata lanciata nei giorni scorsi dal commissario straordinario dell'Inps Tiziano Treu.

Riforma pensioni 2015, Cisl: rendere flessibile l'età pensionabile

"Governo e Parlamento hanno la responsabilità di intervenire sulla Legge Fornero senza aspettare il referendum". Lo ha affermato Annamaria Furlan, leader della Cisl, intervenendo sul referendum abrogativo per la cancellazione della riforma delle pensioni Fornero proposto dalla Lega Nord di Matteo Salvini che ha raccolto oltre 500 mila firme.

Il referendum per l'abrogazione della riforma pensioni del 2011 ha già avuto il primo via libera da parte della Corte di Cassazione e adesso si resta in attesa del via libera della Corte di Cassazione. La Cgil di Susanna Camusso - che venerdì 12 dicembre scorso ha organizzato lo sciopero generale contro il Governo Renzi su Jobs act e riforma pensioni - ha annunciato il sostegno al referendum proposto dalla Lega. Mentre secondo il segretario generale della Cisl - che ha annunciato la mobilitazione per una legge di iniziativa popolare anche sulla riforma del fisco - il Governo Renzi deve intervenire prima dell'apertura delle urne per il quesito referendario sulla riforma previdenziale del Governo Monti.

"E' la peggiore legge nella storia repubblicana del Paese - ha dichiarato Annamaria Furlan -. Un testo così negativo - ha aggiunto la dirigente sindacale ribadendo le proposte per la pensione anticipata - deve essere cambiato subito, rendendo flessibile l'età pensionabile". Sul Jobs act "misureremo la sostanza dei decreti attuativi - ha sottolineato - con grande pragmatismo".