Il Governo Renzi sta iniziando il lavoro che riguarda la Riforma Pensioni 2015 anche in Senato, dopo le importanti modifiche avvenute alla Camera e che hanno in parte annullato la Riforma Fornero del 2011. La prima ed importante notizia per i lavoratori precoci è che questa volta non ci saranno beffe in senato e l'annullamento delle penalizzazioni non verrà fermato dalla Ragioneria di Stato (come avvenne invece la scorsa estate quando passò alla Camera e poi fu bocciato al Senato per mancanza di fondi). Vediamo allora questa e le altre modifiche che verranno fatte sulla Riforma Pensioni, dalle pensioni anticipate ai fondi pensioni passando per i quota 96.

Riforma Pensioni Renzi, in senato conferme per i lavoratori precoci

Come vi abbiamo anticipato, questa volta non ci dovrebbero essere problemi in Senato per l'annullamento delle penalizzazioni al lavoratori precoci che maturano la pensione anticipata entro il 2017, anche senza aver ancora compiuto 62 anni di età che la Riforma Fornero imponeva. Dopo l'ok dalla camera all'emendamento, anche il Senato dovrebbe confermare questa piccola svolta, permettendo così ad un lavoratore che ha maturato 42 anni e 6 mesi di contributi (uno in meno per le donne) di ottenere la pensione, senza alcun disincentivo o penalizzazione sull'assegno pensionistico, anche se non ha ancora perfezionato i 62 anni di età.

Riforma Pensioni 2015: pensione anticipata per dipendenti delle province?

Tra le altre modifiche che ci sono sul tavolo di palazzo Chigi, ha spazio anche quella che riguarda la ricollocazione o la pensione anticipata del personale in esubero delle provincie, dopo la riforma Delrio. In attesa di sapere cosa si deciderà nel dibattito in Senato, una voce è quella che parla di una norma per consentire il prepensionamento di alcuni dipendenti in esubero, consentendo fino al 31 dicembre 2018 di uscire dal mondo del lavoro a questi dipendenti con le regole in vigore prima delle Legge Fornero.

Per quanto riguarda le altre questioni molto calde, dopo la bocciatura alla camera della deroga sui Quota 96 della scuola, in Senato sarà riproposta dalla senatrice Laura Puppato che nei giorni scorsi ha espresso di avere a cuore questa questione. Infine per quanto riguarda l'opzione contributiva donne, l'Inps attende un parere dal Ministero del Lavoro per l'eventuale proroga anche per il 2015. I prossimi giorni saranno decisivi per tutti questi temi, con il dibattito al Senato che entra nel vivo, quindi per esser sempre aggiornati cliccate Segui in alto sotto al titolo!