Ecco alcune domande che ho posto personalmente all'ex assessore alla Scuola Laura Marsilio in merito alla riorganizzazione dei servizi scolastico-educativi di Roma Capitale entrata in vigore dal 1 gennaio scorso, visto il continuo braccio di ferro tra sindacati e amministrazione che ha fatto saltare il pre-accordo. 

Cosa ne pensa del nuovo impianto organizzativo dei servizi educativo-scolastici di Roma Capitale?

"Si tratta di un documento che è frutto di un'imposizione, un atto unilaterale approvato con una delibera di Giunta, che snatura l'essenza stessa della scuola, che da luogo di formazione e educazione diviene un arido contenitore di prestazioni amministrative. Si sottopongono le insegnanti e le educatrici a orari massacranti, non si considera l'usura che tale lavoro produce, non vengono inviate supplenti perché la scuola è diventata fai da te, e il modesto stipendio lo guadagni solo a queste condizioni, che non faranno altro che mettere in difficoltà i servizi e le famiglie abbassando notevolmente il livello qualitativo e la sicurezza sia nella scuola dell'infanzia che nei nidi. "

Si parla di concetti come customer satisfaction , miglioramento dei livelli di efficienza ed efficacia dei servizi e flessibilità della prestazione come se l'insegnante fosse il dipendente di un'azienda. Cosa pensa succederà con questi presupposti?

"Credo che con la burocrazia vogliano sopraffare la funzione educativa per cui la scuola è tradizionalmente deputata.

Si può senz'altro rendere efficace ed efficiente un servizio come anche misurare il soddisfacimento dell'utenza, lo sbaglio è quello di voler misurare contenuti assolutamente fuori dai linguaggi della scuola."

Per quale motivo si considera la scuola dell'infanzia comunale paritaria se poi le insegnanti non hanno lo stesso contratto di 25 ore settimanali e lo stesso monte ore delle insegnanti statali per collegi docenti-corsi di aggiornamento ecc.

"Si tratta di un contratto del comparto Enti locali ove non viene specificato questo tipo di indicazione. I contratti sono bloccati da anni e se non si rinnovano e si riscrivono le regole non vi è certezza in nessun modo".

Quale pensa potrebbe essere un buon compromesso tra sindacati e amministrazione per non sovraccaricare le insegnanti di ore lavoro e dare la possibilità al precariato scolastico di esistere ed avere una stabilizzazione?

"Penso che la delibera atto unilaterale di questa amministrazione debba essere assolutamente ritirata, vanno riscritte le regole, la mediazione tra le parti è la strada da percorrere.Il Sindaco e la giunta si stanno nascondendo dietro la fantomatica questione del salario accessorio, inventandosi di dover agire a fronte di cogenti richieste del MEF.

Va affrontato con coraggio politico il reperimento di fondi altrove, forse dove sono emersi appalti gonfiati nell'inchiesta di Roma Capitale, e lasciato in pace il settore ove insieme alle parti sociali vanno razionalizzate le risorse esistenti concludendo un percorso da me avviato interrotto dal cambio di Giunta. La dimostrazione della improvvisazione è stata sui menu europei, dove l'Assessore Masini ha confermato il progetto dei "menu europei" con wurstel a bambini di 3 anni, sovvertendo tutte le tabelle nutrizionali indicate dal ministero della salute.

Inoltre altro fatto grave i fondi della parità scolastica per le scuole d'infanzia sono spariti, eppure la parità scolastica viene annualmente garantita dallo Stato fino a 12 milioni di euro l'anno ".