Nuova giornata politica e parlamentare importante in materia di Jobs act e riforma pensioni 2015. Dopo l'ok dalla commissione Lavoro della Camera dei Deputati, presieduta da Cesare Damiano (Pd), è atteso per oggi (venerdì 30 gennaio) dall'analoga commissione del Senato della Repubblica, presieduta da Maurizio Sacconi (Ncd), il via libera alla nomina dell'economista bocconiano Tito Boeri a presidente dell'Inps: "nomina n. 46" annunciata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi a margine del consiglio dei ministri del 24 dicembre scorso, che comunque dovrà essere poi decretata dal nuovo presidente della Repubblica.

Jobs act e riforma pensioni, lavori in corso

Sempre la commissione Lavoro e previdenza sociale di Palazzo Madama prosegue oggi l'esame dei primi due decreti legislativi del Jobs act relativi ai nuovi contratti a tutele crescenti e ai nuovi ammortizzatori sociali. Sui due decreti attuativi della legge delega sul lavoro sono stati sentiti questa settimana in commissione Lavoro pubblico e privato a Montecitorio i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che ieri sono stati convocati dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti - che nei giorni scorsi ha ribadito che nuove forme di flessibilità per la pensione anticipata sono allo studio da parte del Governo Renzi - per il primo tavolo di confronto sulla riforma pensioni e la nuova governance dell'Inps.

Mentre il sottosegretario Massimo Cassano ha sentito le parti sociali sul Fondo pensione Inps, sul Fondo infortuni domestici Inail e nuove politiche a tutela del Lavoro familiare.

Istat: disoccupazione giù 12,9%, Renzi esulta

Intanto, buone notizie in arrivo sul fronte del lavoro. Il tasso di disoccupazione a dicembre 2014 risulta in forte calo, scendendo al 12,9%, -0,4% rispetto a novembre, secondo i nuovi dati diffusi dall'Istat.

L'istituto nazionale di statistica ha spiegato che si tratta del "primo segnale di contrazione" dopo "un periodo di crescita che si è protratto nella seconda metà dell'anno". Esulta su Twitter il premier e leader del Partito Democratico commentando i primi effetti della riforma del lavoro. "Centomila posti di lavoro in più in un mese", ha tweettato Matteo Renzi aggiungendo: "Bene.

Ma siamo solo all'inizio. Riporteremo l'Italia a crescere #lavoltabuona".

Le riforme del Governo piacciono alle banche

Le riforme di Renzi piacciono anche alle banche. "Con le più recenti riforme, quella del 2012 e quella in fieri delineata nel Jobs Act, l'Italia - ha detto anche il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, a margine di un incontro all'università Cattolica di Roma - ha mosso passi importanti nella giusta direzione" verso miglioramenti del mercato del lavoro. "I dati sull'occupazione dell'Istat - ha affermato in una nota la senatrice Pd Camilla Fabbri - sono un segnale importante soprattutto se messi accanto a quelli di ieri, che fanno registrare una crescita di fiducia delle imprese e dei consumatori in Italia. Ora - ha aggiunto la parlamentare dem - le commissioni approvino in fretta i decreti delegati del Jobs Act".