Arriva un nuovo intervento da parte dei sindacati sul tema della flessibilità previdenziale e dei tanti soggetti che stanno vivendo una situazione di disagio in seguito all'irrigidimento dei requisiti di quiescenza. Negli scorsi giorni è arrivata la proposta al Governo Renzi da parte della Cgil di aprire ad una piattaforma unificata di discussione sul tema, così da condividere la responsabilità nella riforma del sistema Inps. In particolare, Susanna Camusso della Cgil aveva sottolineato come l'attuale situazione risulti doppiamente penalizzante, perché da un lato si bloccano lavoratori e disoccupati al di fuori delle tutele pensionistiche, mentre dall'altro lato ai giovani viene impedito l'accesso al mercato del lavoro.

A seguito dell'intervento della Cgil è intervenuta anche la Cisl, che ha rilanciato la proposta di Damiano per la quota 100.

Nuove dichiarazioni di Annamaria Furlan, proposta di Damiano acquista consensi

Il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano ha più volte proposto al Governo Renzi la soluzione delle quote come strumento di flessibilizzazione dell'Inps. Nella pratica, si tratterebbe di concedere la pensione anticipata con quota 100, laddove questo numero rappresenta l'unione dell'età anagrafica e dei contributi versati dal lavoratore. Proprio in relazione a tale meccanismo previdenziale è arrivato il commento favorevole di Annamaria Furlan della Cisl, che ha spiegato come "non tutti i lavori e non tutti lavoratori sono uguali [...] bisogna far sì che sia possibile andare in pensione dopo un certo numero di anni di contribuzione, in combinazione a una certa età".

La sindacalista ribadisce anche che a suo parere non debbano essere applicate penalizzazioni se si permette alle persone di ottenere la pensione con questo sistema, perché in ogni caso "si tratta di persone che hanno lavorato per 35 o 40 anni". Dall'esecutivo non è mai arrivata una risposta definitiva sulla proposto di Damiano; la recente apertura del Ministro Poletti citava comunque altri possibili meccanismi di pensionamento anticipato, ma non direttamente quello della quota 100.

È probabile che il Governo Renzi stia pensando a meccanismi di flessibilizzazione del sistema slegati dall'età anagrafica e basati sul ricalcolo contributivo puro della mensilità piuttosto che sulle quote.

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