Continua a tenere banco il dibattito connesso a pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti: dato l'assoluto stato di confusione che sovente regna sovrano appare opportuno fare il punto della situazione circa i requisiti di accesso al pensionamento previsti per le due categorie in questo 2015 con un occhio proiettato alle possibili novità connesse al progetto di riforma attualmente in elaborazione. Partendo dal caso Pensioni lavoratori precoci, il 2015 è iniziato con un importante novità: la Legge di Stabilità ha infatti annullato le penalizzazioni previste per l'accesso alla pensione anticipata per chi ricorra all'istituto prima del compimento dei 62 anni di età, una misura questa evidentemente rivolta ai lavoratori precoci data la specificità di questa categoria.

In precedenza, chi accedeva al prepensionamento prima dei 62 anni subiva delle decurtazioni sull'assegno previdenziale - meno 1% per ogni anno prima dei 62 che diveniva meno 2% per ogni ulteriore anno di anticipo rispetto ai sessant'anni - che la Legge di Stabilità ha provveduto ad annullare sino al 31 dicembre 2017. Un passo certo importante ma non risolutivo. Passando invece alle pensioni 2015 per chi svolga lavori usuranti, i requisiti di accesso sono rimasti immutati: per poter fruire del pensionamento anticipato sono richiesti un minimo di 35 anni di contributi più 61 anni di età, con ciò andando a costituire un range complessivo di 97,3. Questo il quadro attuale, ma come già accennato il 2015 potrebbe essere foriero di importanti novità.

Cerchiamo di capire quali.

Pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti, requisiti 2015 e ultime news: le possibili novità tra referendum anti-Fornero e piano Damiano

Per pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti il 2015 potrebbe essere l'anno della svolta: una prima importante indicazione è attesa per domani, giorno 20 gennaio, quando la Consulta emetterà il proprio verdetto in merito all'ammissibilità del referendum pro abolizione della Legge Fornero. Un'eventuale si con conseguente consulto in primavera potrebbe spalancare le porte all'eliminazione della riforma dell'ex ministra dall'ordinamento della Repubblica, atto che avrebbe delle conseguenze immediate specie per il caso pensioni lavoratori precoci. E' la riforma Fornero di fatto a fissare l'età pensionabile a 67 anni ed è sempre la riforma Fornero a prevedere negli anni un progressivo inasprimento dei requisiti di accesso alla pensione anticipata. Il piano messo a punto dal governo prevede ovviamente step di riforma più graduali, con il programma Damiano (Presidente della Commissione Lavoro) ad essere al momento il più quotato in vista di una possibile attuazione.



Parlando di pensioni lavoratori precoci e di lavori usuranti, nel 2015 si potrebbe in particolare dar corso alla configurazione di Quota 100 o alla ratifica di una riforma che fissi la pensione anticipata per tutti a 62 anni di età più 35 di contributi o a 41 anni di contributi a prescindere dal dato anagrafico. Entrambe le proposte sono figlie del ddl Damiano depositato da diversi mesi alla Camera dei Deputati, un provvedimento che in concreto non è mai stato votato. Lo stesso premier Renzi si è detto favorevole a rivedere l'attuale quadro normativo in un'ottica di incremento del livello di flessibilità in uscita, ma prima il governo italiano dovrà ottenere il nulla osta dell'UE che da sempre impone vincoli di spesa evidentemente esigui: tra meno di 48 ore Renzi incontrerà Angela Merkel proprio per tentare un'opera di convincimento che se ben condotta potrebbe rappresentare il giusto viatico, staremo a vedere. Se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' collocato in alto a fianco al nome dell'autore.