Da alcuni partiti minori in Parlamento arrivano nuove interessanti proposte di tutela per quanto riguarda la delicata situazione dei lavoratori opzione donna ed esodati. Si tratta di lavoratori che vorrebbero accedere al pensionamento, ma che risultano bloccati in uno stallo a causa della rigidità di accesso all'Inps verificatasi a partire dalle modifiche di legge risalenti allo scorso 2011. Nella giornata di giovedì la Commissione Bilancio alla Camera ha recepito un emendamento di Sel, con il quale si chiede all'Inps di prolungare l'accesso alla pensione anticipata con l'opzione donna fino alla fine del 2016.

Ricordiamo che ad oggi il nostro istituto di previdenza pubblico ha accettato le domande in questione da parte di chi ha maturato i requisiti entro il 2014, mentre per quelle riguardanti il 2015 si è limitata a protocollare le domande senza dargli accoglimento, ed al contempo senza rifiutarle. Sulla situazione all'inizio dell'anno è arrivato anche il parere negativo dei tecnici, che non reputano esservi sufficienti risorse al fine di prolungare la misura. D'altra parte, se la proposta di Sel dovesse passare, si potrebbe ottenere l'accesso anticipato alla quiescenza con l'opzione donna per tutto l'anno in corso e per quello successivo.

Lavoratori esodati: partiti minori propongono emendamenti al decreto milleproroghe

Altrettanto delicato risulta il caso dei lavoratori esodati, rimasti improvvisamente senza lavoro e senza possibilità di accedere alle tutele pensionistiche dell'Inps, sempre a causa del repentino innalzamento dei requisiti anagrafici e contributivi avvenuto con l'approvazione della legge Fornero.

Attraverso diversi emendamenti presentati lo scorso giovedì al decreto mille proroghe, Forza Italia, Sel, Lega Nord e Movimento 5 Stelle hanno chiesto di estendere le azioni di salvaguardia in favore di oltre 3000 nuovi soggetti. Vi è infine da ricordare che per quanto riguarda il delicato settore della previdenza, un ulteriore emendamento proposto dal Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano propone di riportare la contribuzione alla gestione separata Inps dei lavoratori con partita iva al 27%, dopo che nell'anno in corso la stessa aliquota ha superate il 30%, mentre salvo nuovi provvedimenti arriverà a toccare il livello record del 33% entro il 2018.

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