Malgrado il no della Consulta al referendum per l'abolizione della riforma pensioni del Governo Monti, si riaccendono le speranze per la pensione anticipata di quanti sono vicini all'età pensionabile con le ultime notizie sulla riforma Pensioni 2015 che arrivano dal Governo Renzi. Si starebbero così per aprire le porte alla pensione anticipata anche per i lavoratori del settore privato e non solo per gli impiegati della Pubblica amministrazione.

Riforma pensioni, Poletti: 'Necessario intervenire sulla legge Fornero'

"È necessario intervenire sulla legge Fornero", ha detto oggi il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, del Partito democratico, rispondendo alle domande dei giornalisti al termine del convegno all'università Luiss di Roma. Il ministro Poletti ha spiegato che l'esecutivo intende intervenire "con strumenti flessibili di accompagnamento al pensionamento, come il prestito previdenziale". Ma se non verrà modificata la legge Fornero - dopo le prime novità introdotte nella legge di Stabilità 2015 sullo stop alle penalità per la pensione anticipata e i tetti alle pensioni d'oro - "si rischia un problema sociale", ha sottolineato l'esponente del Governo Renzi. "Credo - ha ribadito il ministro del Lavoro - che uno strumento flessibile che aiuti le persone vicine al pensionamento a raggiungere i requisiti bisognerà sicuramente produrlo. Abbiamo molte ipotesi - ha spiegato Poletti - il prestito previdenziale è una possibilità".

Pensioni 2015, prime dichiarazioni politiche dopo gli annunci del ministro del Lavoro

Ecco alcune dichiarazioni rilasciate da politici di diversi partiti dopo le dichiarazioni del ministro del Lavoro sulla riforma del sistema pensionistico. "Il ministro Poletti - ha affermato in un comunicato il responsabile nazionale lavoro di Sinistra ecologia e libertà Giorgio Airaudo - si accorge solo ora dei problemi sociali prodotti dalla riforma pensioni Fornero. Benvenuto nella realtà, alla faccia della velocità renziana. Serve al più presto - ha proseguito il parlamentare di Sel - una riforma che sani gli errori come quelli di Quota 96 della scuola e degli esodati che la riforma continua a produrre, e mandi in pensione - ha aggiunto Airaudo - il personale delle ferrovie costretto a lavorare pur avendo raggiunto i requisiti".

"Concordo con il ministro Poletti circa l'esigenza di aggiustare la legge Fornero", ha dichiarato invece il presidente della commissione Lavoro e Previdenza sociale di Palazzo Madama Maurizio Sacconi (Ncd). "Fondamentali rimangono due esigenze strutturali: una più agevole sommatoria di tutti i versamenti contributivi nella logica del conto corrente - ha detto il parlamentare del Nuovo centrodestra - e la flessibilità in uscita, con particolare attenzione alle età più adulte, che potrà essere sostenuta da ragionevoli penalizzazioni delle prestazioni".

"Prendiamo atto che anche il Governo - ha dichiarato il segretario di Italia dei Valori Ignazio Messina - riconosce la debacle sociale creata dalla riforma Fornero, ricordata nella storia come la peggiore in assoluto. Noi - ha proseguito il leader di IdV che ha già proposto un disegno di legge per l'abolizione della legge Fornero e nuove forme si pensione anticipata - lo stiamo ripetendo e urlando da sempre, al di là delle beffe strumentali della Lega che si prende gioco della disperazione di quanti hanno firmato per chiedere il referendum, la nostra proposta - ha aggiunto - giace in parlamento già da un anno".