Restano con il fiato sospeso i tantissimi lavoratori in attesa di una risposta in merito alla propria situazione previdenziale. Dopo la recente decisione della Consulta, che ha decretato l'inammissibilità del referendum abrogativo proposto dalla Lega Nord contro la legge Fornero, l'attenzione è tornata a concentrarsi sul Governo Renzi e sulle richieste per l'introduzione di un nuovo meccanismo di pensionamento anticipato. Il Ministro Poletti ha commentato le scorse vicende ribadendo l'impegno dell'esecutivo nella ricerca di uno strumento normativo utile a rimediare al problema, ma esprimendo anche la propria preoccupazione per la tenuta sociale nel caso in cui la situazione non dovesse sbloccarsi a breve.

L'Ansa ha riportato le sue dichiarazioni in merito: "credo che uno strumento flessibile [...] bisognerà sicuramente produrlo, perché diversamente avremo un problema sociale".

Tito Boeri chiamato a riferire sulla propria nomina in Parlamento

Nel frattempo, il neo Presidente Inps Tito Boeri è intervenuto alla Camera dei Deputati, per parlare della propria nomina dopo che la Commissione lavoro alla Camera aveva chiesto di riferire sulla sua esperienza professionale e manageriale. L'economista ha posto in rilievo l'importanza che attribuisce al Parlamento, spiegando di essere pronto a ritirare la propria disponibilità nel caso in cui dovessero restare dei dubbi sulla sua scelta. D'altra parte, l'annuncio fatto a ridosso del Natale dal Governo Renzi ha creato non poche perplessità nelle controparti parlamentari: in molti si attendevano la conferma dell'ex Ministro del lavoro Tiziano Treu o comunque la nomina di un referente politico.

Così non è stato e molti hanno interpretato il gesto come un richiamo alla discontinuità istituzionale verso la linea portata avanti in precedenza.

Inps verso nuovo equilibrio del sistema di pensionamento? Ecco le ultime ipotesi

Analizzando gli ultimi editoriali pubblicati dallo stesso Boeri, la nuova presidenza Inps potrebbe orientare i legislatori ad un riequilibrio tanto orizzontale quanto verticale delle mensilità erogate, ad esempio attraverso l'aumento dell'Irpef per le Pensioni più alte (in sostituzione del contributo di solidarietà, che risulterebbe inapplicabile) oppure con l'apertura alla quiescenza anticipata tramite il calcolo contributivo della pensione.

Tra le tante ipotesi, vi sarebbero anche le mini-pensioni tramite il prestito previdenziale, ma quella che sembrerebbe maggiormente apprezzata dai lavoratori è la Quota 100 di natura parlamentare.

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