Prosegue incessantemente il dibattito sulla riforma Pensioni 2015, le ultime novità di rilievo per i lavoratori riguardano l'accesso alla pensione anticipata senza penalizzazioni dal 1 gennaio 2015. Dal messaggio Inps 417/2015 si evince che l'età non è più uno dei requisiti vincolanti, per poter accedere alla quiescenza fanno fede, infatti, unicamente i contributi versati. Ottime nuove per i lavoratori precoci e gli usuranti, vediamo dunque quali sono i requisiti necessari per poter accedere alla pensione senza subire le decurtazioni sull'assegno pensionistico e per quanto tempo varrà lo stop delle penalizzazioni.

Ecco il punto della situazione e tutte le info utili al 25/1.

Riforma Pensioni e pensione anticipata 2015: novità da gennaio stop alle penalizzazioni, addio limite anagrafico. Cosa è cambiato?

L'articolo 24 del decreto legge numero 201 del 2011, convertito con modificazioni dalla legge n.214 del 2011, la c.d manovra Salva Italia, stabilì che dal 1/1/2012 tutti coloro che avrebbero voluto accedere alla pensione anticipata avendo maturato i requisiti contributivi richiesti per legge, avrebbero potuto farlo subendo, però, delle decurtazioni nel caso in cui non si fossero ancora stati raggiunti i 62 anni d'età richiesti dalla normativa. Le penalizzazioni erano così calcolate: 1% per ogni anno prima dei 62 e 2% per ogni anno prima dei 60.

Ora la Legge di Stabilità, approvando l'emendamento Gnecchi-Damiano, ha abolito queste penalizzazioni, concedendo dal 1/1/2015 al 31/12/2017 la possibilità di accedere alla quiescenza anticipata piena indipendentemente dall'età anagrafica, un bel passo avanti, specie per i lavoratori precoci, anche se, al momento, si tratta di una misura temporanea.

Pensione anticipata 2015, ultime notizie riforma pensioni oggi 25 gennaio: stop penalizzazioni dopo il 2018?

Resta infatti da comprendere cosa ne sarà per coloro che accederanno alla pensione anticipata prima dei 62 anni dal 2018 in poi e che intenzioni avrà l'Inps rispetto agli assegni già elargiti con decurtazione, verranno forse depenalizzati anch'essi dal 1 gennaio? Molti ancora i dubbi, l'unica certezza è sullo stop temporaneo delle decurtazioni, la comunicazione ufficiale è giunta infatti dall'Inps con il messaggio 417/2015.

Fino al 2016 i requisiti contributivi per poter accedere alla pensione anticipata senza subire alcun taglio sull'assegno pensionistico sono i seguenti: 41 anni e 6 mesi per le donne e 42 anni e 6 mesi per gli uomini, per effetto dell'aumento della speranza di vita, i requisiti risulteranno inaspriti dal 2016 in poi fino al 31/12/2018. Sarà necessario lavorare 4 mensilità in più, i nuovi requisiti richiesti dopo il 2016 saranno dunque: 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Se desiderate rimanere aggiornati sulle ultime news riguardanti la riforma pensioni e la pensione anticipata cliccate sul tasto 'Segui' accanto al nome dell'autore.