Dopo la proposta presentata dalla Cgil per una piattaforma unificato e l'endorsement della Cisl per il sistema delle quote, arriva anche l'invito della Uil ad un patto d'azione sul sistema previdenziale, in modo tale da presentarsi al Governo Renzi con una richiesta condivisa. Giunti ormai alla fine del mese di febbraio, sembra che le posizioni dei principali sindacati italiani in tema di pensionamento anticipato possano finalmente trovarsi su di un piano conciliante. Nella serata di ieri Carmelo Barbagallo delI'Unione italiana del lavoro ha inviato una proposta a Susanna Camusso e Annamaria Furlan, con la quale si chiede di riflettere sulla possibilità di flessibilizzare l'accesso all'Inps grazie ad un sistema a quote.

Il piano della Uil per la pensione anticipata: Quota 100 soluzione migliore?

Sembra dunque che i sindacati possano convergere verso il pensionamento anticipato con la famosa quota 100, un'idea riproposta più volte dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera e commentata quasi sempre con favore dai nostri lettori, visto che in molti ritengono che questo metodo possa risultare la via più equilibrata per rimediare ai problemi sorti con la legge Fornero. Nella pratica, questo meccanismo previdenziale permette di unire età anagrafica e anni di versamenti: se diventasse legge si potrebbe andare in pensione, ad esempio, con 60 anni di età e 40 di contribuzione, oppure con 59 anni di età e 41 di versamenti e così via.

Si noti che al crescere dell'età corrispondono meno accantonamenti presso l'Inps e viceversa: proprio questo fattore dovrebbe contribuire a rendere flessibile l'accesso all'Inps e a risolvere definitivamente le tante situazioni di disagio tutt'ora in corso, come quelle degli esodati e dei precoci non salvaguardati, di chi ha svolto lavori usuranti, gli ormai ex quota 96 nella scuola e più in generale di tutti i disoccupati in età avanzata.

Riforma della previdenza, secondo la Uil i tempi sono maturi per quota 100

Resta da capire quale potrà essere la risposta degli altri sindacati; sulla piattaforma unitaria la linea comune sembra effettivamente trovare una convergenza d'intenti, ma per quanto riguarda la migliore strategia utile a flessibilizzare l'accesso all'Inps, bisognerà attendere la risposta della Cgil.

Se la Cisl sembra infatti anch'essa decisa per il sistema a quote, Susanna Camusso potrebbe essere invece orientata a chiedere l'accesso alle tutele previdenziali a partire dai 60 anni di età e 35 di contribuzione, oppure con 40 anni di versamenti indipendentemente dall'età raggiunta. Riguardo invece tempi e scadenze entro le quali attuare l'eventuale riforma, si torna ad una posizione condivisa, visto che tutti ritengono ormai improrogabile una sua attuazione. "Lo stesso Poletti ha detto che così com'è creerà problemi sociali e le imprese ribadiscono come la rigidità in uscita non favorisce la ripresa" conclude Barbagallo. "Ho già detto al Ministro che chiediamo di essere subito convocati" ha invece spiegata Furlan della Cisl "senza aspettare la prossima legge di stabilità".

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