Marianna Madia, la ministra della Funzione Pubblica del governo guidato da Matteo Renzi, detta le nuove regole per il pensionamento dei pubblici dipendenti dando pratica attuazione in tal modo al ricambio generazionale, la conclamata "staffetta generazionale", nel comparto della Pubblica Amministrazione. A tal proposito, per chiarire come le pubbliche amministrazioni devono comportarsi in materia di pensionamento dei propri dipendenti, ha diramato una circolare esplicativa del decreto legge 90/2014 avente per oggetto: "Soppressione del trattenimento in servizio e modifica della disciplina della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro".

Il che tradotto con un linguaggio in termini meno "burocratese" sta a significare che il pensionamento diventa obbligatorio per il personale, dipendente pubblico, che ha maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia o il diritto alla pensione anticipata, avendone raggiunto l'età prevista dagli ordinamenti vigenti nella amministrazione pubblica.

Solamente per i magistrati la data di cessazione dal servizio attivo è posticipata al 31 dicembre 2015. Invece per il personale scolastico, docente e non docente, nelle nuove norme viene precisato che dopo il 31 agosto nessun dipendente può essere mantenuto in servizio per trattenimento. Per costoro, nel caso non abbiano raggiunto i requisiti anagrafici per il pensionamento, è prevista una clausola di salvaguardia e cioè che possono essere mantenuti in servizio fino al raggiungimento dei requisiti minimi e comunque non oltre i 70 anni di età.

Mentre i dirigenti medici e sanitari continuano a godere di un regime speciale per i quali il limite massimo per il pensionamento è previsto ai 65 anni di età. Su richiesta dell'interessato, la soglia viene innalzata al settantesimo anno di età, con la condizione di aver totalizzato 40 anni di servizio effettivo.

E' escluso, dalle norme previste dal decreto legge 90/2014, il comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico.

II termine di preavviso è quello canonico dei sei mesi.

Dalle norme di attuazione il governo spera di poter dare una "scossa" al ricambio generazionale nella pubblica amministrazione. I giovani lo attendono e se lo auspicano.