Dopo il via libera definitivo da parte delle commissioni Lavoro di Camera e Senato alla nomina dell'economista bocconiano Tito Boeri alla guida dell'Inps, in attesa del decreto ufficiale da parte del nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Governo Renzi accelera sulla riforma della governance dell'Istituto nazionale di previdenza sociale mentre continua a definire le proposte di legge per la riforma Pensioni 2015 che sarà predisposta dopo la conclusione dell'iter del Jobs act.

Riforma Inps, Poletti: 'I tempi non saranno lunghi'

"I tempi non saranno lunghi, siamo intenzionati a modificare rapidamente la governance dell'Inps", ha dichiarato oggi (lunedì 2 febbraio) il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti (Pd) dopo il parere favorevole da parte della commissione Lavoro di Palazzo Madama alla nomina di Boeri all'Inps (nomina n.

46 del consiglio dei ministri riunito il 24 dicembre 2014). Adesso resta solo l'ultimo passaggio del decreto del nuovo Capo dello Stato, "appena avremo il nuovo presidente dell'Inps eletto. Immediatamente a valle - ha sottolineato Poletti - ne discuteremo insieme". Il ministro del Lavoro ha ricordato che in Parlamento sono già stati depositati diversi disegni di legge ma che ancora l'esecutivo non ha definito il piano da seguire, quindi si lavorerà per individuare "la procedura normativa più congrua", ha spiegato l'esponente del Governo Renzi sottolineando che l'intenzione è "fare velocemente" la riforma della governance dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale.

Pensioni, Poletti: priorità Jobs act, poi legge Fornero

Il ministro Poletti è tornato ad assicurare l'impegno dell'esecutivo per introdurre più flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata.

Ma in questo momento la priorità non è la riforma pensioni ma la riforma del mercato del lavoro, quindi bisogna aspettare che si concluda l'iter del Jobs act. Ma subito dopo, "completato questo passaggio, c'è una riflessione da fare" anche sulla riforma delle pensioni con le modifiche alla legge Fornero per dare una risposta, tra gli altri, ai lavoratori esodati.

"In questo momento no - ha affermato il ministro del Lavoro a margine di una conferenza a Palazzo Chigi - la priorità è la riforma del mercato del lavoro. C'è una situazione di problematicità potenziale - ha aggiunto il ministro che nei giorni scorsi ha fatto riferimento al prestito previdenziale per l'uscita anticipata dal lavoro - per le persone che sono molto avanti nell'età che perdono il lavoro e non maturano i requisiti per il pensionamento".



Inps, Damiano (Pd): 'Boeri dà stabilità, ora nuova governance'

"Compiuto questo passo, che dà stabilità all'Inps, si deve mettere mano alla governance", ha dichiarato il parlamentare del Partito democratico Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera. "Il Pd - ha aggiunto il deputato illustrando le proposte dem per la riforma dell'Inps - ha già presentato una proposta di legge che prevede che il cda dell'Istituto sia composto da cinque membri all'interno del quale - ha spiegato - vengono eletti il presidente, il consiglio di strategia e vigilanza, composto da quattordici membri in rappresentanza delle parti sociali, il collegio dei sindaci ed il direttore generale.

Ci aspettiamo ora - ha concluso il parlamentare - che il governo apra rapidamente il confronto, come ha dichiarato il ministro Poletti, per evitare che prosegua la logica deleteria dell'uomo solo al comando dell'Inps".