Continuano gli aggiornamenti relativi all'auspicata riforma del sistema previdenziale italiano. che molti ipotizzano avverrà nel corso di questo 2015. Oggi sicuramente stanno facendo molto discutere le parole del Deputato Pd e Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati Cesare Damiano. Egli infatti afferma per quanto concerne la riforma delle Pensioni essa è indubbiamente una priorità. Questo in quanto occorre dare all'attuale sistema pensionistico italiano una maggiore flessibilità in uscita rispetto a quanto previsto attualmente dalla legge Fornero.

Legge che ha causato non pochi problemi ad alcune categorie di lavoratori. 

Egli inoltre ribadisce tutta la sua fiducia sulla proposta definita come "Quota 100" che il Presidente della Commissione Lavoro definisce come una proposta indubbiamente robusta e solida. L'ex Ministro chiede quindi che dopo il 20 febbraio venga aperto un tavolo per un confronto serio e immediato in relazione al problema degli Esodati, sulla flessibilità in uscita e sulle ricongiunzioni onerose. Del resto l'attuale Ministro del Lavoro Giuliano Poletti di recente ha ribadito la volontà sua e del governo intero di discutere la questione dopo l'approvazione del Jobs Act. Damiano chiede anche di togliere quelle restrizioni che attualmente stanno impedendo a numerose lavoratrici di accedere all'opzione donna per l'anno in corso.

Inoltre l'ex Ministro dice anche che la legge Fornero va rivista per quanto concerne soprattutto gli adeguamenti alla speranza di vita. Questo per una questione di giustizia sociale. Per quanto riguarda la problematica relativa alla flessibilità in uscita, come già detto poc'anzi la soluzione auspicata da Damiano è la "quota 100".

 Il Presidente della Commissione Lavoro ammette che è una soluzione forse più costosa rispetto ad altre prospettate in questi giorni ma sicuramente sarebbe molto efficace. Aspetto fondamentale della correzione, secondo il deputato Pd, è quello di dare la possibilità a chi ha maturato 41 anni di contributi di poter andare in pensione a prescindere dall'età anagrafica. Questo ovviamente senza l'applicazione di sanzioni.