A distanza di alcuni giorni dall'adozione del decreto sulla Buona Scuola, il Governo Renzi fa marcia indietro sulle Gae, le Graduatorie ad esaurimento che, in un primo momento, avrebbero dovuto essere svuotate per l'assunzione dei circa 150 mila docenti precari, promessa dallo stesso Renzi. Il numero dei docenti che verrà assunto e che appartiene a questi elenchi è sceso: in totale tra appartenenti alle Gae e vincitori dell'ultimo concorso da stabilizzare saranno assunti solo in 125 mila. Dunque, non basterà essere iscritti a queste graduatorie per l'immissione in ruolo a partire dal prossimo settembre per il nuovo anno scolastico, ma resteranno esclusi dalla stabilizzazione tutti quei candidati la cui assunzione non risponderebbe al fabbisogno reale dell'istruzione.

Graduatorie ad esaurimento: ecco chi sarà escluso dall'assunzioni e per quali classi resteranno attive

Saranno esclusi dall'assunzione, di sicuro, coloro che occupano gli ultimi posti delle Gae in base al punteggio finora conseguito. Di certo verranno esclusi quei docenti delle Graduatorie ad esaurimento candidati per classi di concorso non più attive e quei docenti che, per numero, sono vistosamente in eccesso rispetto alle reali esigenze della materia: troppi insegnanti in una disciplina non gioveranno ai candidati. Nelle scuole per l'infanzia, si stima l'assunzione di circa 10 mila docenti, mentre altri 20 mila rimarranno incastrati nelle Gae.

Colpa del mancato turn over: dal Miur fanno sapere che, in alcune regioni meridionali, per l'assunzione del primo candidato dell'ultimo 40% di una Gae, sono necessari da un minimo di 10 fino ad un massimo di 40 anni.

Ma coloro che verranno assunti, non costituiranno l'organico dei docenti in maniera esclusiva: molti saranno utilizzati per incrementare l'offerta formativa. Nella Scuola primaria, tanto per iniziare, sarà ripristinato, in molte classi, il doppio maestro.

Assunzione docenti precari: altri 23 mila dai concorsi? Ecco chi sono i candidati favoriti

In base alle coperture finanziarie dell'ultima legge di stabilità, rimangono a disposizione altri 23 mila posti nella scuola che saranno coperti dal prossimo concorso.

Avranno un vantaggio iniziale quei docenti che, negli ultimi 4-6 anni, hanno già lavorato nella scuola con contratti annuali ed appartengono alle graduatorie d'istituto. Dunque, sfuma la speranza per gli appartenenti di queste ultime graduatorie, dell'immissione in ruolo senza passare per il concorso: per loro ci sarà solo una corsia preferenziale, null'altro.