E' già tempo di ultimi ritocchi al disegno di legge sulla Buona Scuola, con l'annunciata assunzione di migliaia di docenti precari e la questione degli scatti di merito a tener banco nell'insieme delle norme e delle novità promesse dal Premier, Matteo Renzi.

Il disegno di legge sarà approvato nel Consiglio dei ministri previsto per martedì 10 marzo, ma il testo dovrebbe essere già pronto da qualche giorno: venerdì scorso, si legge dalle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, 9 marzo, i tecnici e gli uffici legislativi del ministero dell'Istruzione hanno lavorato a lungo per modificare il testo del decreto legge, che inizialmente l'Esecutivo voleva adottare, nel disegno di legge da sottoporre all'approvazione del Parlamento.

Gli ultimi cambiamenti riguardano l'autonomia scolastica e la qualità dell'istruzione, con l'adozione dei "presidi-sindaci" che dovranno prestare più attenzione alla didattica e meno alla burocrazia ed un corpo docente più motivato grazie agli scatti di merito.

Disegno legge Buona scuola: docenti precari assunti per il turn over?

Tuttavia, la questione centrale della Buona Scuola è l'immissione in ruolo dei docenti precari. Più di 100 mila, ha detto Renzi durante la presentazione delle linee guida della riforma scolastica il 3 marzo scorso. Eppure le ultime notizie sulle assunzioni nella scuola sono un rincorrersi di numeri, rassicurazioni e timori: Renzi e il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini hanno più volte ribadito che si procederà ad assumere in tempo per l'inizio del prossimo anno scolastico ed in base al fabbisogno della scuola.

Le supplenze, semmai dovessero esserci, saranno funzionali al momento transitorio della riforma, in attesa di vedere tutte le novità a pieno regime.

Ma la riforma si muoverà in tempi molto ristretti: entro il 1° settembre prossimo dovranno essere assunti i docenti, mentre l'approvazione in Parlamento del disegno di legge potrebbe richiedere tempi decisamente più lunghi.

L'ultima delle ipotesi relativa alle assunzioni dei docenti precari, non smentita finora dal ministro Giannini, è quella di rispettare gli ultimi numeri indicati da Renzi, quindi circa 100 mila assunzioni, che sarebbero impiegati quasi in toto per andare a coprire il turn over. E' un numero nettamente più consistente rispetto agli scorsi anni, quando a tale finalità erano destinate tra le 35 e le 50 mila assunzioni.

In tal modo si mira a risolvere almeno lo spinoso problema delle supplenze annuali. Una seconda quota delle assunzioni, sui quali però il Miur non ha ancora fornito indicazioni, dovrebbe essere incardinata nel Disegno di legge.