Non accenna ad arrestarsi il dibattito riferito a pensione anticipata 2015 e Legge Fornero. Protagonista assoluto della scena il presidente dell'Inps Tito Boeri, che nelle ultime ore ha presentato le linee guida lungo le quali tenterà di articolare una proposta organica e il più possibile funzionale alle esigenze del paese. L'obiettivo del numero uno dell'ente previdenziale è quello di creare un sistema più equo e trasparente che consenta di dire addio alle 'pazzesche iniquità insite nella Legge Fornero': il noto economista ha sottolineato in particolare come sul fronte previdenziale in Italia ci siano 'troppi abusi', bisogna dunque giungere ad una maggiore trasparenza mettendo a disposizione dei cittadini un patrimonio informativo il più possibile completo ed esauriente in grado di far cogliere 'il legame che esiste tra contributi previdenziali e assegni pensionistici'.

Un progetto certo ambizioso nel portare avanti il quale Boeri non ha però l'appoggio di sindacati e parti sociali: Landini e Cantone della CGIL hanno di recente sottolineato come 'la riforma non possa essere lascata nelle mani di Boeri', tenuto 'a riorganizzare l'ente e non a proporre una via per modificare la riforma Fornero'.

Pensione anticipata 2015 e Legge Fornero, Boeri, Padoan e INPS: obiettivo trasparenza, serve più equità

Parlando di pensione anticipata 2015 e Legge Fornero bisogna dunque evidenziare il programma stilato dal presidente dell'INPS Tito Boeri che vorrebbe riporre in soffitta le numerose sperequazioni insiste nella Legge firmata dall'ex ministra del lavoro lo scorso 2011: 'In Italia ci sono troppi abusi sui versamenti contributivi. L'INPS sarà inflessibile nel prevenirli contro qualsiasi irregolarità. Dobbiamo lanciare una vera e propria operazione trasparenza facendo capire che i contributi non sono una tassa ma una forma di risparmio'. Un progetto certo di grande levatura quello di Boeri, che però al momento ha l'appoggio del solo Renzi che lo scorso Natale lo ha nominato a capo dell'ente previdenziale. Al di là della mancanza di supporto esterno, a sorprendere e non poco è il tenore di certe dichiarazioni di Boeri che cozza e non poco con quanto dichiarato dallo stesso Renzi ma anche dal ministro dell'Economia Padoan, da sempre fervidi sostenitori della riforma Fornero. Per il premier si tratta della migliore 'legge possibile', per il numero uno del MEF è grazie a questo provvedimento se l'Italia 'si è riabilitata agli occhi dell'Europa'. Se a tutto questo aggiungiamo che grazie alla Legge del ministro del lavoro del governo Monti l'Italia incasserà 80 miliardi di euro fino al 2021 ben si comprende come quella di Boeri somigli molto ad una sorta di mission impossible.



Spostandoci invece sulle proposte di riforma della pensione anticipata 2015 le ipotesi sul tavolo sono sempre le stesse. In Commissione Lavoro si continua a discutere del ddl Damiano che punta a spostare il requisito di accesso a quota 62 anni di età più 35 di contributi, ma con i lavori a rilento non è da escludersi una riconsiderazione del sistema a quote. Quota 100 o Quota 97 paiono perfette per incrementare il livello di flessibilità in uscita ma il problema delle coperture economiche richieste dalle due formule continua a rimanere senza soluzione. Nelle ultime ore ha infine ripreso vigore l'ipotesi di istituire la Quota 41, cosa che consentirebbe a tutte le categorie lavorative di abbandonare l'impiego una volta maturati i 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica di riferimento.