"La nostra strategia dialogante ha già portato a risultati positivi sul job acts [...] ora vogliamo cercare di correggere anche la riforma delle Pensioni targata Fornero": sono le parole scelte dal Presidente della Commissione lavoro alla Camera, in risposta ad una recente intervista rilasciata per le cronache del Garantista. Il punto della previdenza resta ancora uno dei temi caldi del dibattito politico, tanto da scatenare ad ogni nuovo intervento un ginepraio di dichiarazioni. L'ultimo aggiornamento in ordine di tempo ha riguardato le dichiarazioni del Neo Presidente Inps Tito Boeri, che ha spiegato di voler dividere i provvedimenti destinati ai lavoratori disagiati over 55 da quelli rivolti ai pensionati.

Nel primo caso si cercherà di offrire un sostegno di welfare attraverso delle forme d'integrazione al reddito minimo, mentre solo per chi è in età avanzata si potrà studiare delle forme di pensionamento anticipato e di accesso flessibile all'Inps.

Riforma pensioni: Damiano prosegue elaborazione delle proprie proposte

Nel frattempo il Presidente della Commissione lavoro alla Camera sta continuando la sua attività di ricerca per la determinazione di una o più soluzioni flessibili che possano risultare coerenti con la strategia di dialogo accennata in precedenza. "Penso all'introduzione di elementi di flessibilità che permettano a chi ha 62 anni di anzianità e 35 di contribuzione di accedere alla pensione con una leggera penalizzazione" afferma l'On.

Cesare Damiano, commentando una delle idee più dibattute (già ribattezzata da alcuni come Quota 97). Ma tra le ipotesi già proposte dall'ex Ministro del lavoro troviamo anche il pensionamento con 40 anni di età e la famosa quota 100, che avrebbe il vantaggio di non precludere nessun lavoratore con dei criteri anagrafici fissi.

Purtroppo quest'ultima soluzione (che sembra molto apprezzata dalla platea di coloro che sono rimasti maggiormente colpiti in seguito all'introduzione della legge Fornero), rischia di essere definitivamente accantonata a causa dell'impatto eccessivo che potrebbe avere sul bilancio dell'Inps.

Pensioni anticipate, Governo Renzi e Inps allo studio del contributivo

Stante la situazione, l'unico dato certo per il momento riguarda la presentazione di una serie di proposte da parte dell'Inps al Governo Renzi, entro l'inizio dell'estate. A giugno il Ministro del lavoro Giuliano Poletti potrà analizzare il dossier pensioni avendo ricevuto dati certi da parte di Tito Boeri, pertanto il Governo Renzi avrà in mano tutti i dati utili per poter determinare quali misure sarà possibile implementare a livello di bilancio. Per il momento la preferenza sembra orientata su delle uscite anticipate concesse tramite il meccanismo di ricalcolo contributivo delle future mensilità, mentre le forme assistenziali per chi è ancora lontano dalla quiescenza potrebbero richiedere un contributo di solidarietà da parte di coloro che attualmente hanno un assegno retributivo elevato.

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